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Genova, l’allerta maltempo prosegue fino a mezzanotte

La Protezione Civile ha confermato l’allerta 2: una nuova perturbazione si abbatterà sulle province di Genova, Savona e La Spezia.
A cura di Davide Falcioni
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Update ore 13.50 – La procura di Genova indaga per disastro colposo dopo l'apertura del fascicolo per omicidio colposo. Nel mirino le opere fatte e quelle non realizzate in ambito idraulico, la manutenzione degli alvei e la catena di attività degli organi amministrativi, dalla mancata allerta alla gestione d'emergenza, al piano di protezione civile del Comune.

Malgrado la scorsa notte sia stata tranquilla a Genova resta alto il livello dell'allerta: fino alle 24 di oggi, infatti, la Protezione Civile ha confermato l'allerta 2, spiegando che è in arrivo uno nuova perturbazione che investirà tutta la Liguria. Il rischio idrogeologico è ai massimi livelli, e per questo anche oggi tutte le scuole rimarranno chiuse in tutti i comuni interessati dall'allarme: secondo le autorità le province maggiormente interessate dalle criticità saranno quelle di Genova, Savona e La Spezia, mentre l'imperiese sarebbe escluso.

Nel frattempo proseguono i lavori per liberare le strade dal fango e dai detriti sia a Genova che nelle altre città interessate. Una nota della Regione Liguria ha comunicato: "Ha raggiunto Genova in serata ed è già operativo il team di funzionari del Dipartimento che si occuperà di coadiuvare le attività di risposta all’emergenza alluvione, coordinate in queste ore dal prefetto di Genova in raccordo con il presidente della Regione Liguria e i sindaci dei comuni interessati. Sul territorio, sono operative oltre 250 unità dei Vigili del Fuoco, 200 militari dell’Esercito per ripristinare la viabilità, più di 300 unità delle Forze di Polizia, oltre 120 unità della Croce Rossa Italiana e oltre 700 volontari del sistema regionale, cui si aggiunge il personale di Regione, Prefetture ed Enti locali e quello delle aziende dei servizi".

Ieri contestato il sindaco Marco Doria

Nel frattempo oltre alle autorità continua il duro lavoro di centinaia di giovani volontari che, soprattutto a Genova, stanno spalando il fango. Nella giornata di ieri gli abitanti delle zone maggiormente colpite dall'alluvione hanno duramente contestato il primo cittadino Marco Doria, accusato di aver letteralmente abbandonato i cittadini in difficoltà: “Pagliacci, ancora parlate, dimezzatevi gli stipendi” ha urlato qualcuno al sindaco e agli assessori. “Prendi la pala e pulisci” ha detto un altro sempre rivolto al Primo cittadino. Un altro ha accusato l'amministrazione comunale di "non pulire nemmeno i tombini".

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