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Genova, gita da mille euro al liceo Colombo. Gli studenti: “Così partono solo i ricchi”

Gli studenti di due classi del terzo anno del Liceo Colombo di Genova hanno dovuto pagare mille euro per un viaggio d’istruzione in Irlanda.
A cura di Davide Falcioni
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La gita delle scuole superiori? Roba per ricchi. Gli studenti di due classi del terzo anno del Liceo Colombo di Genova, infatti, per un viaggio d'istruzione in Irlanda hanno dovuto sborsare circa mille euro: l'esperienza dovrebbe permettere loro di prendere dimestichezza con l'inglese visto che frequenteranno una scuola di lingua e saranno ospiti di famiglie locali. A casa, tuttavia, secondo quanto raccontato all'agenzia Dire, sono rimasti cinque ragazzi, fermati dai costi troppo elevati della gita.

A denunciare la vicenda è la Rete degli studenti medi. "La cifra sicuramente non è elevata per l'esperienza in sé, visto che comprende anche l'aereo – afferma il coordinatore genovese del sindacato degli studenti, Francesco Devoti – ma lo diventa per un'attività che rientra tra le attività formative della scuola pubblica, che non possono essere un privilegio non accessibile a chi non ha i mezzi economici. In questo modo gli ultimi resteranno gli ultimi, se i primi sono irraggiungibili".

La Rete degli studenti spiega che la proposta era arrivata mesi fa dagli insegnanti e che dopo essere stata approvata in collegio docenti aveva ricevuto l'avallo dal consiglio d'istituto. "Si tratta di una situazione che evidenzia la mancanza di attenzione verso le fasce meno abbienti e una visione intrinsecamente classista della scuola – rimarca Devoti – non è possibile che tutto questo venga ritenuto normale. La rabbia è molta, stare in silenzio di fronte a questi eventi vorrebbe dire rimanere indifferenti di fronte alle diseguaglianze che ci circondano, che vanno chiamate con il loro nome: ingiustizie. Questo sono. Non può chiamarsi pubblica una scuola che permette di godere di esperienze belle e formative come i viaggi d'istruzione solo a chi può permetterselo, privandone, di fatto, chi si trova in situazioni di difficoltà".

Il sindacato studentesco chiede l'intervento delle istituzioni "per limitare, fino a eradicare del tutto, situazioni del genere, che evidenziano le storture del nostro sistema e dimostrano plasticamente la scarsa attenzione verso quella funzione di ascensore sociale che la scuola sta via via perdendo; esigiamo di essere ascoltati: l'istruzione non deve essere un privilegio di pochi e poche, ma un diritto di tutti".

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