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Genova, corto circuito causa incendio all’ospedale San Martino. Evacuati decine di pazienti

Il rogo è divampato ieri intorno alle 23 al terzo piano dell’ospedale San Martino a causa di un corto circuito all’impianto elettrico. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno spento le fiamme e salvato i pazienti.
A cura di Davide Falcioni
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Momenti di paura ieri intorno alle 23 al terzo piano dell'ospedale San Martino di Genova, dove a causa di un corto circuito nell'impianto elettrico è divampato un incendio. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente in forze con diverse squadre e autobotti per domare le fiamme e in via precauzionale è stato evacuato tutto il Monoblocco, oltre ad altre sezioni del nosocomio. Le operazioni dei pompieri sono proseguite fino alle 6.30 di questa mattina con l’avvicendamento di diverse squadre.

Un bilancio non ufficiale dei pazienti trasferiti nella notte parlava di una sessantina di persone e l'evacuazione avrebbe coinvolto complessivamente tre pieni: oltre al terzo, anche il secondo e il quarto. Complicate le operazioni di soccorso che si sono svolte in contemporanea: da una parte lo spegnimento del gruppo di continuità da cui è scaturito il rogo, dall’altra il trasferimento e la messa in sicurezza dei pazienti ricoverati.

In una nota l'ospedale ha spiegato: "L’incendio è scaturito presso un locale tecnico della Rianimazione M3 al 3° piano del Monoblocco lato levante, in cui sono ospitate attrezzature e batterie che garantiscono la fornitura di energia elettrica nel caso vi sia interruzione della stessa. Dall’M3 lato levante sono stati spostati 23 pazienti, distribuiti sullo stesso piano, nel blocco centrale e in quello di ponente; di questi, 4 pazienti che erano in dimissione, sono stati trasportati nel frattempo presso la Medicina Interna M10 lato levante, al 10° piano del Monoblocco. Presso l’M3 di levante, dopo l’incendio presto domato grazie al tempestivo intervento delle squadre interne e dei Vigili del Fuoco, il problema principale è stato il fumo. Il locale interessato dall’incendio è stato posto sotto sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria. Mentre il lato ponente della Rianimazione è rimasto sempre operativo, si stanno bonificando e disinfettando gli ambienti condizionati dall’emergenza".

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Dalla Rianimazione M4 al 4° piano del Monoblocco, prosegue la nota dell'ospedale, "esattamente sopra rispetto all’M3 lato levante, sono stati trasferiti 9 pazienti presso le sale operatorie del nuovo blocco, nell’area dedicata all’attività programmata, conseguentemente sospesa. Nessun rogo registrato in quest’area, ma solo un forte odore causato dal fumo proveniente dal piano inferiore. Entro la giornata di domani saranno sanificate le sale operatorie ora occupate dai trasferiti. Da venerdì tutta l’operatività delle sale tornerà alla normalità. Dalla Rianimazione M2, al 2° piano del Monoblocco, esattamente sotto l’M3 lato levante, sono stati trasferiti 10 pazienti nella sala risvegli del blocco operatorio, sempre della chirurgia programmata. Nessun rogo registrato in quest’area, ma solo un forte odore causato dal fumo proveniente dal piano superiore. Dalla Rianimazione M5 5° piano del Monoblocco, l’odore acre derivante dal fumo che ha raggiunto il piano, ha spinto la Direzione Sanitaria a trasferire 21 pazienti al vicino padiglione 64. Questi pazienti saranno poi ritrasferiti all’M5 nel pomeriggio, a seguito della bonifica dell’area, attualmente in corso. In totale sono stati trasferiti 63 pazienti e non 42, come comunicato stamani. In quanto stamani non erano stati conteggiati i 21 pazienti della Rianimazione M5".

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