Genova, Clara Ceccarelli si era pagata il funerale. “Aveva capito cosa sarebbe successo”
Un terribile retroscena è emerso sull'omicidio di Clara Ceccarelli, la donna uccisa con trenta coltellate dall'ex compagno per le strade di Genova, davanti alla sua attività commerciale. Due settimane prima dell'omicidio, infatti, la donna sarebbe andata a pagarsi il funerale. "Non voleva gravare sul padre anziano e sul figlio. Aveva capito cosa sarebbe successo" ha raccontato il commesso brasiliano che lavorava per la Ceccarelli in modo saltuario.
"Sapevo tutto e lei mi diceva sempre di non farcela più – ha ricordato Herbert, il braccio destro di Clara da quando quell'ex compagno aveva smesso di lavorare per lei, perché i soldi sembravano non bastagli mai -. Lui passava davanti al locale tutti i giorni. Quando c'ero io, non entrava ma ieri purtroppo l'ha trovata da sola e ne ha approfittato. Qualche giorno prima Clara mi aveva raccontato di aver fatto strani sogni e di essere andata a pagarsi il funerale". Un racconto agghiacciante quello fornito dal commesso genovese, che però sostiene di non aver mai assistito a episodi di violenza fisica. "Era ossessionato da lei, la perseguitava" ha detto a proposito, ma davanti a lui non l'ha mai colpita. Ammesso che la persecuzione non sia da considerare una violenza.
Era quasi un anno che Clara era vittima di questi comportamenti, ossia dalla fine della loro relazione. A suo carico però non risulterebbero denunce secondo il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. Il pubblico ministero Giovanni Arena ha disposto la perizia psichiatrica sull'assassino. Le indagini, inoltre, procederanno anche su un altro fronte: le autorità infatti vogliono capire se i servizi sociali e i servizi di igiene mentale si fossero in qualche modo presi a carico il caso di Renato Scapusi, che già aveva mobilitato le forze dell'ordine per diversi tentativi di suicidio. L'ultimo appena pochi giorni prima del delitto, dalla finestra di una scuola della città.