Genova, cadavere riaffiora dal mare: ferita sospetta alla testa, non si esclude l’omicidio
Il corpo senza vita di un uomo tra i quaranta e i cinquanta anni è stato recuperato alle prime luci dell’alba di mercoledì dalle acque davanti alla spiaggia di Voltri, nel ponente genovese. Secondo le prime informazioni trapelate, a notare il corpo questa mattina sarebbe stato un passante che subito ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i medici e gli infermieri del 118 e gli uomini della Capitaneria di Porto di Genova che hanno provveduto al recupero del corpo e a riportarlo a riva. Il cadavere si trovava a una cinquantina di metri dal litorale. Immediata la segnalazione alla Procura, con il pubblico ministero di turno, Marcello Maresca, che ha chiesto l’intervento degli investigatori della Squadra Mobile della questura e della Scientifica per procedere con l’identificazione dell’uomo e fare chiarezza sulle cause della morte.
Il cadavere presentava una ferita sospetta alla testa: nessuna ipotesi esclusa – Il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per omicidio e disposto d’urgenza l’autopsia sul cadavere che, a quanto si apprende, aveva una ferita sospetta alla testa. Per questo non si esclude per il momento l’ipotesi di un omicidio anche se, stando alle prime indiscrezioni trapelate, la più accreditata sarebbe quella del suicidio. Il cadavere è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale San Martino. Secondo un primo esame del medico legale, era caduto in acqua da poche ore quando è stato recuperato. Dalle impronte rilevate sul cadavere non è ancora emersa l'identità (addosso all'uomo, che indossava jeans e giubbotto, non sono stati trovati documenti) e questo significa che l'uomo non aveva precedenti penali. Sul caso indaga la squadra mobile della questura di Genova.