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Genova, 9 arresti per terrorismo: militanti anarchici attentavano al Presidente della Repubblica

Nove persone sono state sottoposte alla misura di custodia cautelare per il reato di associazione con finalità di terrorismo. Secondo quanto reso noto, i militanti anarchici “attentavano al prestigio e all’onore del Presidente della Repubblica”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Polizia di Stato di Genova, La Spezia e Massa Carrara ha eseguito 9 misure cautelari su richiesta della locale Procura per associazione con finalità di terrorismo. Sono stati fermati 9 militanti anarco-insurrezionalisti, appartenenti al gruppo "Goliardo Fiaschi" di Carrara. Le 9 misure cautelari sono state eseguite nei confronti di persone tra i 56 e i 27 anni per terrorismo e offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Uno degli indagati (27 anni) è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere. 

Contestualmente, le forze dell'ordine hanno anche eseguito 10 perquisizioni locali, personali e informatiche nelle province di Bergamo, Lucca, Massa Carrara, l'Aquila e Perugia con il concorso delle Digos competenti per territorio. Stando a quanto reso noto dalla Digos, che ha effettuato l'indagine, il gruppo di militanti anarchici si occupa della redazione, stampa, diffusione e pubblicazione clandestina di un quindicinale per promuovere e diffondere un messaggio anarchico contro il Presidente della Repubblica. La prima pubblicazione risalirebbe al dicembre del 2020.

Perquisiti dai poliziotti della Digos anche il circolo libertario Goliardo Fischi, di Carrara, e la tipografia sita a Massa dove il gruppo stampava il periodico d'area Bezmotivny. Il cartaceo era diventato il principale mezzo di promozione di idee pro-anarchiche. Stando a quanto reso noto, le indagini sono state portate avanti per mesi dalle forze dell'ordine fino all'esecuzione delle 9 misure cautelari nei confronti dei principali responsabili.

Secondo i primi dettagli sulle indagini, la mente alla base dei feroci articoli sul quindicinale sarebbe quella del giovane 27enne che da oggi è sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere. I "complici", invece, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e all'obbligo di dimora.

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