Genevieve, incinta e col Covid in terapia intensiva a Bolzano: “Vaccinatevi, non siate egoiste”
"Il momento più brutto è stato martedì scorso, non riuscivo a fare più niente, neanche ad andare in bagno. Ho avuto paura per la bambina che ho in pancia, perché l'ho desiderata tanto. Non avrei mai perdonato me stessa se fosse successo qualcosa". A parlare è Genevieve, futura mamma che dal 9 al 14 dicembre ha lottato contro il Covid dentro la terapia intensiva di Bolzano. A raccontare la sua storia è stato il videomaker Andrea Pizzini, che da tempo sta documentando la vita nei reparti che curano i pazienti contagiati dal Coronavirus. Al momento, la donna è ancora ricoverata in ospedale e necessita di ossigeno, ma il peggio è passato e può tirare un sospiro di sollievo per se stessa e per la piccola Lilly Anne che nascerà tra qualche mese.
"Ero un po' contro il vaccino – ha confessato ad Andrea, che ha poi pubblicato il video dedicato alla sua storia sulla pagina Facebook Wellenbrecher – ma ora consiglio a tutte le donne incinte come me di farlo, perché avete una vita dentro di voi, non potete essere egoiste. Vedere piangere anche l'altra mia figlia, che ha 9 anni, fa male. Non voglio vederla mai più in quello stato". Al termine della clip una infermiera chiede a Genevieve se si sente bene e come va la pancia. La sua risposta è affermativa, per lei e per la piccola, anche se ha ancora bisogno delle cure in ospedale.
Pizzini da mesi sta documentando con la sua telecamera cosa succede nel reparto di terapia intensiva Covid dell'ospedale di Bolzano, che attualmente si trova in zona gialla. "Dentro la terapia intensiva, le peggiori follie diventano realtà", ha detto Andrea a Fanpage.it a cui ha raccontato che nell'ultimo periodo ha ricevuto anche qualche minaccia dai gruppi no vax, "gente che volontariamente si fa contagiare passandosi un lecca lecca per poi guarire ed avere il green pass. Naturalisti, un maestro di yoga, omeopatici che negano l'esistenza del Covid, mamme non vaccinate perché costrette magari dal figlio no vax militante. Insomma, racconti a volte struggenti che ti lasciano a bocca aperta". Ma ha anche incontrato tante persone che hanno voluto condividere la propria storia e dare un messaggio, proprio come Genevieve.