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Generali: Gabriele Galateri sarà il nuovo Presidente

Dopo le dimissioni di Cesare Geronzi, al cda di oggi delle Generali verrà presentato il nome di un solo sostituto: si tratta di Gabriele Galateri. L’assemblea dei soci del 30 aprile confermerà poi la nomina.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente delle Generali

Gabriele Galateri sarà il nuovo Presidente del Gruppo Generali. Gli addetti ai lavori avevano pronosticato la sua nomina ed, effettivamente, ci hanno preso. Questa mattina, infatti, i soci più importanti del gruppo si sono accordati per portare la sua candidatura unica, al posto di una rosa di nomi, davanti al Consiglio d'amministrazione delle 18:00. Galateri verrà cooptato nel cda di stasera; spetterà poi all'assemblea dei soci del 30 aprile confermare la sua nomina.

Non verranno quindi prese in considerazione le ipotesi che già ieri venivano date per poco probabili e che riguardavano manager come Alessandro Profumo, Domenico Siniscalco, Fabrizio Palenzona, Tommaso Cucchiani. Il 64enne Gabriele Galateri è quindi l'uomo giusto per il leone di Trieste e prenderà il posto del presidente uscente Cesare Geronzi che ha rassegnato le sue dimissioni prima di essere sfiduciato dal cda.

Fonti vicine al gruppo indicano il profilo di Galateri come ideale per il gruppo Generali. Il manager, infatti, è stato vicepresidente del gruppo dal 2003 al 2008 mentre era presidente di Mediobanca, conosce i grandi soci del gruppo, conosce bene il management aziendale e sa tenere i rapporti con le istituzioni. Non solo. Ha anche quella "presenza non ingombrante" e quello "standing internazionale" necessari per assumere la carica di Presidente in questo momento molto delicato per il gruppo.

A conferirgli lo standing di livello internazionale c'è un curriculum di tutto rispetto, fatto di esperienze significative come un master alla Columbia University, la direzione finanziaria della Saint Gobain, e l’esperienza decennale nelle società della famiglia Agnelli Fiat, Ifil e Ifi. Il neopresidente, inoltre, non rappresenta certamente una “presenza ingombrante” come ha dimostrato nelle sue precedenti esperienze alla guida di Mediobanca e della Telecom. Agli occhi di chi lo ha scelto, Galateri appare quindi come un timoniere mite ed esperto: ora toccherà a lui dimostrare che quella del cda è stata una scelta azzeccata.

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