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Generali: Gabriele Galateri per il dopo Geronzi?

Dopo le dimissioni di Geronzi, il cda di domani si pronuncerà sul nome del nuovo presidente del Gruppo Generali. In pole c’è Gabriele Galateri.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente Telecom

Alle Generali spira un forte vento di cambiamento. Ieri, infatti, il Presidente Cesare Geronzi è stato costretto a dare le dimissioni prima che il Consiglio di amministrazione lo sfiduciasse. Per la prematura dipartita dal gruppo, però, il Presidente uscente porterà a casa una buona uscita di circa 17 milioni di euro. Davvero niente male per 12 mesi di Presidenza. Morto un papa se ne fa un altro e alle Generali è già aperta la caccia al successore, il cui nome verrà deciso con molta probabilità nel cda convocato per domani alle 18:00. Come rivela linkiesta.it, l'amministratore delegato del gruppo Giovanni Perissinotto e gli azionisti propendono per una persona che abbia "uno standing internazionale" e la cui presenza "non sia molto ingombrante".

Al momento in pole position c'è il 64enne Gabriele Galateri, presidente uscente di Telecom Italia. Galateri risponde senza dubbio all'identikit tracciato da Perissinotto e dagli azionisti. Può sicuramente contare su uno standing internazionale: nel suo curriculum, infatti, ci sono esperienze significative come un master alla Columbia University, la direzione finanziaria della Saint Gobain, e l’esperienza decennale nelle società della famiglia Agnelli Fiat, Ifil e Ifi. E può anche garantire una "presenza non ingombrante" come ha dimostrato nelle sue precedenti esperienze alla guida di Mediobanca e della Telecom. Che sia proprio lui il successore di Geronzi? Probabile. Tuttavia Galateri non è l'unico candidato alla prestigiosa poltrona.

C'è Alessandro Profumo, primo nella classifica dei manager italiani più pagati nel 2010, che, finita l'esperienza in Unicredit, adesso volge il suo sguardo altrove; c'è Domenico Siniscalco, ex ministro del Tesoro oggi a capo di Assogestioni; c'è Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, e personalità di spicco della Fondazione Crt. Decisamente meno accreditata l'ipotesi Tommaso Cucchiani del gruppo Allianz; come quella di Claudio Costamagna,ex banchiere della Goldman; come anche quella di Mario Greco, amministratore delegato di Zurich Financial Services.

Quello che è certo  è che senza Geronzi nel Cda è tornato un clima di grande serenità. I problemi però non mancano e non sono attribuibili tutti al presidente uscente, dato che la responsabilità gestionale è di competenza dell'a.d. Perissinotto. Il gruppo, infatti, ha superato la crisi finanziaria senza molti patemi, ma nonostante ciò il combined ratio (la prima misura dell’efficienza gestionale del ramo danni) è peggiorato dal 97,9 al 98,8%.

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