Gemelline scomparse: documenti falsi preparati a Cerignola dal Professore
Di fronte al porto vecchio di San Remo, nel bar che affaccia sulla strada, Cesare Squitti della redazione di Chi l'ha visto ha un appuntamento con una donna, che sostiene di aver ascoltato una conversazione tra due uomini del sud, impegnati a parlare del caso delle gemelline scomparse. Per ovvi motivi, questa donna ha preferito nascondere la sua identità, ma non quanto ascoltato quel giorno, che potrebbe essere di fondamentale importanza per le indagini. Ecco il suo racconto:
Era orientativamente intorno alle 14:30/15, per i miei spostamenti poteva trattarsi di quell'orario. Seduti dietro di me, c'erano due signori sulla cinquantina, uno più corpulento dell'altro, con uno spiccato accento meridionale, stavano parlando tra di loro. Erano sicuramente lì per il Festival, perché stavano parlando dei biglietti della sera dopo, per quello che ritengo fosse più lunedì che domenica. Essendoci uno schermo televisivo di fronte a queste due persone, è iniziata una trasmissione che non so dirvi quale fosse e, nel mentre, stavano appunto parlando del caso delle due gemelline. Hanno commentato il motivo per cui il padre si fosse suicidato dopo essersi fatto preparare dei documenti da un certo Professore. Hanno fatto intuire che questo Professore abitasse proprio nella zona limitrofa di Cerignola. Parlavano come fosse persona conosciuta da loro o, comunque sia, una persona nota.
I due uomini discutono di Cerignola, ultima tappa del folle viaggio di Matthias Schepp. Ma anche di documenti falsi e di un misterioso Professore. Ricordiamo che il 17 gennaio scorso, con il suo computer Matthias ha fatto una serie di ricerche, in particolare ha studiato il percorso che, in auto, da Losanna lo avrebbe poi portato nel piccolo comune di Foggia, appunto a Cerignola. E ricordiamo anche che Irina Lucidi aveva raccontato alla Sciarelli che, per il viaggio ai Caraibi il dicembre scorso, Matthias aveva fatto le fotocopie di tutti i documenti delle bambine, che poi la stessa Irina né gli inquirenti hanno più ritrovato.
La donna ha continuato nel suo racconto, rivelando dettagli anche sul luogo dove presumibilmente sarebbero state poi condotte Alessia e Livia Shepp:
Parlavano di questi documenti falsi, parlavano di un "visto" e hanno nominato il Canada e, successivamente, le Antille francesi. Poi han detto per le bambine, lui e lei. Hanno anche commentato i documenti di una donna, perché la battuta precisa è stata "poteva anche cercarsi qualcosa di meglio", forse per l'età o per l'aspetto fisico. Hanno poi detto che una bambina era 3-4 cm più piccola dell'altra, nonostante fossero gemelle e hanno aggiunto "ci sta che ci passa un anno tra le due, perché una è più picciridda dell'altra".
Che Matthias abbia affidato le sue bambine ad un uomo ed una donna, perché fossero portate lontano dalla sua mamma, magari in Canada o nelle Antille? Che abbia addirittura pensato di non farle comparire sui documenti come due gemelline ma semplicemente come sorelle? Questa, che sarebbe l'ipotesi più sperata, manca di spiegare perché Matthias abbia deciso di suicidarsi.