Gela: un’intera famiglia massacrata a colpi di arma da fuoco. Mistero sul movente

Una famiglia originaria di Licata (Agrigento) è stata sterminata a colpi di arma da fuoco nella propria cascina di di contrada Desusino, a una quindicina di Km da Gela. Le vittime sono Filippo Militano, 48 anni; la moglie Giuseppa Carlino, 45; il figlio Salvatore, 13. La strage si sarebbe consumata all'alba di questa mattina.  I carabinieri, avvertiti da una telefonata anonima, si sono subito catapultati sul luogo. In un primo momento le forze dell'ordine avevano rinvenuto solamente i cadaveri della donna e di suo figlio; poi, perlustrando le campagne circostanti, sono riusciti anche a scovare il corpo dell'uomo, ucciso mentre era al lavoro sul suo trattore.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti i sicari avrebbero dapprima fatto irruzione nella cascina, uccidendo Giuseppa e suo figlio Salvatore, rispettivamente con 6 e 5 colpi di arma da fuoco. Successivamente sarebbero andati alla ricerca del capo famiglia che in quel momento stava arando il suo terreno con un trattore in una collina a circa un km dalla sua abitazione. L'uomo, visti i sicari, avrebbe tentato la fuga a bordo del mezzo agricolo che, però, si sarebbe ribaltato. A quel punto i suoi aguzzini l'avrebbero raggiunto e freddato con più colpi di pistola.

I carabinieri ritengono che l'obiettivo del raid punitivo fosse proprio Filippo Militano, di professione agricoltore. Il movente, però, rimane ancora misterioso. Probabilmente la causa della spedizione punitiva potrebbe essere legata a degli interessi sulle proprietà di alcuni terreni o qualche vecchio regolamento di conti.

Al momento gli inquirenti hanno in mano poco e nulla, e non escludono nessuna pista. Per sapere qualcosa di più sul triplice omicidio bisognerà quindi aspettare le prossime ore, ma la faccenda sta già assumendo i contorni di un vero e proprio giallo.