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Gela, assolto dopo 11 anni di carcere per due omicidi

L’uomo di 35 anni era stato accusato di due omicidi quando aveva 17 anni ma ora torna libero definitivamente.
A cura di Antonio Palma
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Definitivamente assolto e di conseguenza scarcerato dopo 17 anni di guai giudiziari e ben 11 passati dietro le sbarre di un istituto penitenziario siciliano. È quanto capitato ad un uomo di 35 anni di Gela, in provincia di Caltanissetta, Mirko Eros Felice Turco, accusato di ben due omicidi avvenuti nel 1998. I giudici della Corte d'appello di Messina infatti hanno rigettato il ricorso della procura generale contro la revisione del processo che aveva già scagionato Turco dalle accuse a lui rivolte. L'uomo venne tirato in ballo da alcuni pentiti di mafia che lo accusarono di aver ucciso, all’età di 17 anni, un sedicenne di Gela, Fortunato Belladonna, il cui corpo venne ritrovato bruciato in un canneto sul lungomare solamente nel 2008. Dopo una prima condanna all'ergastolo e oltre un decennio di carcere, però, due esponenti mafiosi arrestati e poi pentiti si autoaccusarono del delitto tanto da far scattare la revisione del processo di Turco, che così è stato scagionato nel 2008. Ora la sua assoluzione è definitiva.

Non solo, il 35enne era stato ingiustamente accusato anche di un altro omicidio, quello di un salumiere di 67 anni, Orazio Sciascio, ucciso sempre nel ‘98. Nel 2012 si scoprì invece che anche in quel caso Turco non c’entrava nulla e che a uccidere la vittima erano stati due esponenti mafiosi perché non pagava il pizzo. Dopo una condanna in primo grado turco quindi fu assolto dalla Corte d’appello di Catania. "Sono contento per lui" ha commentato i suo legale, l'avvocato Flavio Sinatra, aggiungendo: "È finito un lungo calvario. Alla fine è stata fatta giustizia".

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