Gavorrano, sale sulla torre di pozzo Roma per protesta: “Date il Green Pass a mio figlio autistico”
Nella mattinata di oggi martedì 25 gennaio, Simona Vasile è salita sulla torre di una miniera di Gavorrano, decisa a iniziare lo sciopero della fame. Le motivazioni che l'hanno portata a un tale gesto di protesta sono riassunte in un video postato sui social. Da 12 giorni la donna aspetta il rilascio del Green Pass per il figlio affetto da autismo, guarito recentemente dal Covid-19. Durante lo sfogo ha raccontato di lunghe telefonate, mail scritte e inoltrate a diversi indirizzi e persino una conversazione con sindaco.
"Faccio appello ai miei amici virtuali per una vasta condivisione – ha dichiarato la donna davanti alla telecamera -. In questo momento sto compiendo un piccolo reato, ma dal 13 gennaio, dal momento in cui mio figlio di 20 anni è guarito dal Covid-19, non è riuscito ad ottenere il suo Green Pass di guarigione. Questo implica per lui, che riceve la 104 secondo norma di legge, l'impossibilità di fare qualunque cosa. Mi sono rivolta a chiunque per cercare di risolvere questo problema. Sono tantissime le persone in questa situazione e io mi sento di dar loro voce, per segnalare una situazione che sembra invisibile".
Sul posto si sono recati i carabinieri della stazione di Gavorrano, la polizia municipale, il 118 e i vigili del fuoco. In breve tempo la protesta messa su da Vasile è stata trattata anche dagli organi di informazione. A sostenere la donna nella sua impresa anche gli utenti che la seguono online. Il video in cui Vasile spiega la sua già difficile situazione, ulteriormente complicata dalla mancata ricezione del Green Pass, è stato condiviso centinaia di volte su Facebook. Alla fine la donna è riuscita ad ottenere il Green Pass intorno alle 14.45 di oggi. Vasile è stata portata giù dalla torre sulla quale si era arroccata. Sul web però sono in tanti a domandarsi perché per risolvere in breve tempo una situazione incresciosa sia servito un gesto così eclatante.