Garlasco, quanti sopralluoghi erano stati fatti in casa Poggi e da chi: parla il consulente della vittima

I sopralluoghi nella casa di Garlasco dopo l'omicidio di Chiara Poggi tornano al centro della riapertura del caso. Stando infatti alla prima (e finora ultima) udienza sull'incidente probatorio dello scorso 9 aprile i legali di Alberto Stasi si sono opposti alla nomina dell'ex generale del Ris Luciano Garofano scelto come consulente della difesa di Andrea Sempio, il nuovo indagato dalla Procura di Pavia. Per la difesa di Stasi (unico condannato a una pena di 16 anni di carcere) ci sarebbe incompatibilità perché Garofano aveva partecipato a un sopralluogo in casa Poggi dopo il delitto.
Luciano Garofano aveva precisato alla trasmissione tv Quarto Grado che "le analisi in passato erano state fatte dai miei collaboratori come consulenti nominati dalla Procura. Fecero due sopralluoghi: il 5 settembre e il 12 settembre del 2007 ai quali io non partecipai. Tra l'altro, chiesi di partecipare come funzionario di polizia giudiziaria a uno di questi due e il pubblico ministero non mi autorizzò. Quindi io non ho partecipato all'attività di quei giorni e che ora è oggetto del prossimo incidente probatorio. Sono stati i collaboratori a fare i sopralluoghi, a dire cosa hanno trovato e a testimoniare". Poi è emerso che l'ex generale del Ris aveva partecipato a un sopralluogo ma l'obiettivo di quell'uscita – come da lui stesso precisato – non sarebbe al centro dell'incidente probatorio. Ma quanti sopralluoghi erano stati fatti in casa Poggi dopo il delitto e prima che l'abitazione venisse restituita alla famiglia? Lo ha spiegato Marzio Capra, il consulente della famiglia Poggi.
"I sopralluoghi in casa erano stati poco meno di dieci", ha spiegato. E poi ha chiarito più nel dettaglio cosa è successo: "Nel 2007 era uscita un po' di polemica sui sopralluoghi. Alberto Stasi era in un primo momento sospettato e non indagato: i primi sopralluoghi in casa quindi erano stati fatti dalla territoriale prima e dalla scientifica del Ris quando Stasi non era ancora indagato, quindi la sua difesa non aveva partecipato ai primi sopralluoghi. Ma a questi accessi non abbiamo partecipato neanche noi consulenti della famiglia della vittima". Quanti sono stati i primi sopralluoghi? "Il primo è stato subito dopo la scoperta del cadavere, poi altri i successivi giorni".
Le cose cambiano quando Alberto Stasi è stato indagato: "Prima che la scientifica iniziasse ad analizzare i reperti, la difesa di Stasi ha chiesto di partecipare a un sopralluogo. Precisando che la pubblica accusa era già entrata nella scena del crimine e loro no, ma così come noi consulenti della famiglia di Chiara Poggi. Così la difesa ha chiesto un accesso alla casa". Cosa è successo dunque: "A casa di Chiara Poggi ci sono stati quindi degli accessi da parte della difesa di Alberto Stasi e di noi della famiglia Poggi". Durante quei sopralluoghi ha repertato qualcosa? "Io personalmente no. Noi eravamo lì ad assistere alle operazioni fatte dal Ris. C'erano comunque già stati quattro o cinque accessi da parte dei carabinieri del Ris. Noi consulenti di solito possiamo fare considerazioni durante il sopralluogo, nient'altro". Marzio Capra ha infine aggiunto che prima di consegnare la casa alla famiglia Poggi c'è stato un ultimo accesso nell'abitazione anche con gli avvocati: "Questo ultimo sopralluogo è stato concesso anche a Luciano Garofano ma ormai era stato già repertato tutto".