video suggerito
video suggerito
Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, legale Stasi su nomina Garofano a consulente di Sempio: “Viola la legge”. Lui: “Mai stato dai Poggi”

L’avvocato di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di GArlasco, ha spiegato in tv perché si è opposto alla nomina di Luciano Garofano, ex generale dei Ris di Parma, a consulente di Andrea Sempio: “Non è una questione di fiducia, è una questione di regole”.
A cura di Ida Artiaco
0 CONDIVISIONI
La villetta dei Poggi a Garlasco
La villetta dei Poggi a Garlasco
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Continuano le indagini sul delitto di Garlasco a 18 anni dalla morte di Chiara Poggi e dopo che Andrea Sempio è stato iscritto (di nuovo) nel registro degli indagati per concorso in omicidio. Ieri c'è stata l'udienza dell'incidente probatorio e non sono mancati i colpi di scena.

Tra questi, la richiesta da parte della Procura di "ricusare" il genetista Emiliano Giardina, che pure lavorò al caso Yara Gambirasio perché avrebbe rilasciato una intervista in tv proprio su quelle tracce biologiche su cui è chiamato eventualmente a esprimersi in sede di incidente probatorio. Ma a essere bloccata è stata anche la nomina di Luciano Garofano, il generale in congedo dei carabinieri per anni comandante dei Ris di Parma scelto come consulente dalla difesa di Sempio.

In questo caso la richiesta è arrivata dai legali di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio di Garlasco a 16 anni di carcere. Oggi, intervenendo nella trasmissione di Rai 2 Ore 14 condotta da Milo Infante l'avvocato Antonio De Rensis, che per l'appunto rappresenta Stasi, ha spiegato questa decisione: "Noi abbiamo sollevato una questione di incompatibilità che è prevista dal codice. C’è una norma del codice, esattamente due articoli, che dicono che non può essere nominato consulente tecnico colui che evidentemente ha anche un ruolo di testimone. E mi spiego: lui ha firmato degli atti che certamente confluiranno in questa seconda indagine e quindi in un processo e di quegli atti dovrà dare conto. Questo è l’aspetto tecnico. Poi c’è un aspetto secondario, ma molto importante di opportunità e cioè io credo che coloro i quali hanno fatto i rilievi e hanno compiuto probabilmente, come dicono i capelli, degli errori dovrebbe astenersi dall’assumere un ruolo in questa seconda indagine. Questa è l’opportunità". Per De Rensis, dunque, "non è una questione di fiducia, è una questione di regole. Anche l’istanza che ha mosso la Procura non è basata sulla fiducia o non fiducia, ci sono delle regole. Se uno si esprime, si esprime e sa che essersi espresso ha delle conseguenze".

L'ex generale Garofano, dal canto suo, ha ribadito che non c'è "nessuna incompatibilità, non sono mai entrato in casa. Ho già chiarito che quelle analisi furono fatte dai miei collaboratori nominati consulenti e che io non ho mai fatto un sopralluogo in quella casa".

Video thumbnail
0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views