Gallipoli, il neosindaco nomina gli assessori alla bellezza, alla felicità e al futuro

Tra le deleghe ai neoassessori di Gallipoli ci sono quelle alla felicità, al futuro, alla bellezza e al sorriso. Le ha volute il neosindaco del comune pugliese Stefano Minerva, che voluto trovare un modo "per far capire ai cittadini che le cose da adesso cambieranno davvero", ha detto al Corriere della Sera. Il primo cittadino, eletto con il Partito democratico, è un "poeta e videomaker", ha solo trent'anni ed è il più giovane sindaco in Italia di un comune sopra i 15 mila abitanti.

"L’assessorato alla bellezza si occuperà di lavori pubblici perché dovrà tutelare anche il paesaggio, quello alla creatività di sport e cultura, perché vogliamo valorizzare i talenti nuovi in tutti i campi, mentre quello al futuro riguarda le politiche per i giovani che sono l’avvenire della nostra comunità", ha spiegato Quello alla felicità, invece, rappresenta "le politiche sociali, perché solo migliorando la qualità della vita delle persone loro staranno meglio".

A chi gli ha chiesto se questa non sia più che altro un'operazione di facciata, Minerva ha risposto che l'importante "era dare un segnale forte, anche semantico. La politica deve raccontare un sogno, non deve dividere ma unire. Cominciando a cercare le parole giuste. Basta con l’odio che la caratterizza in questa fase, basta con il semplice due più due. Il nostro compito è dare una visione del futuro e restituire dignità alla politica e alle persone". Secondo il sindaco trentenne, "la politica deve provare a migliorare lo stato delle cose, anche in una sfera di valori che sarebbero privati". E per i primi cento giorni ci sono già "pronte una serie di delibere; ma la nostra ambizione è fare di Gallipoli di fare una piccola capitale del Sud che rinasce".