Galli a Fanpage.it: “Terza dose di vaccino covid necessaria, risposta immunitaria scende col tempo”
“Non mi aspetto la grande impennata di contagi covid dell’anno scorso perché c’è tanta gente vaccinata però ci siamo un po’ illusi che non servisse subito una terza dose di vaccino e invece non è così ed è necessario un nuovo booster tenendo conto anche di quanto sta succedendo all’estero”, lo ha spiegato Massimo Galli, l’ex primario del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano che in un'intervista rilasciata al live YouTube di Fanpage.it ha parlato di efficacia dei vaccini, durata nel tempo dell’immunizzazione e varianti del coronavirus. “Questo virus si è già evoluto in una variante molto tosta e se si accumulano altre mutazioni può generare altre varianti ancora più cattive, quindi credo che potrebbe diventare una via obbligata usare vaccini continuamente adeguati” ha spiegato il professor Galli, ricordando che “Anche se i vaccini finora si sono dimostrati efficaci, col passare del tempo toccherà adeguare l’armamentario e impostare i futuri vaccini sulla variante predominate in circolazione, come accadde col vaccino antinfluenzale”.
"La durata dell’efficacia dei vaccino molto variabile tra persone"
“Ci avviamo a vele spiegate verso la terza dose di vaccino anti covid per tutti, che è un intervento non selettivo” perché “la cosa certa è che comunque la risposta delle persone ai vaccini tende a ridursi nel tempo e questo implica la necessità che si faccia un richiamo per tutti, sia per chi ha fatto doppio dose sia per i vaccinati monodose Johnson e Johnson” ha aggiunto l'ex primario del Sacco, secondo il quale “sarebbe stato meglio avere qualche risposta in più sulle varie risposte anticorpali e i tempi di durata delle stesse” anche se ormai la terza dose per tutti “a fini prudenziali è un approccio valido”. La durata dell’efficacia dei vaccini anti covid infatti per Galli non è certa perché “ci sono variabili individuali piuttosto notevoli, ci sono persone che non rispondono per niente e altre che rispondono gagliardamente”, la cosa certa è che “comunque la risposta tende a ridursi nel tempo e questo implica la necessità che si faccia un richiamo per tutti.
"Il controllo degli anticorpi serve"
“In Italia è stato detto che il controllo degli anticorpi non servono ma è una contraddizione in termini” visto che “le decisioni sulla terza dose sono state basate proprio sulla risposta anticorpale sia in termini di efficacia e durata sia come riposta materiale e cioè di quanti anticorpi uno ha fatto” ha sottolineato ancora Galli, ricordanso che “Ci vorrebbe poco per arrivare a una standardizzazione del metodo”. In realtà i dati già ci sono, “basta prenderli in considerazione ma il costo è molto elevato e non è alla portata dei Paesi poveri e quindi l’Oms è contraria”. “È una questione economica e organizzativa ma chi fa il mio mestiere deve sapere se un paziente ha una risposta e non lo può fare di routine” ha proseguito. “Il vaccino eterologo comunque funziona, se si fa una Mrna dopo un vaccino vettore funziona bene e senza effetti collaterali. L’esperienza con AstraZeneca e Pfizer indica che anche su Johnson e Johnson funzionerà. Del resto è “il sistema immunitario che si deve attivare attraverso due metodi, l’unica cosa è che non dovevano venire fuori strani reazioni incrociate negative. In termini di efficacia gli studi hanno dimostrato che prima dose vettore e poi Mrna dà maggiori efficacia rispetto al contrario” ha concluso Galli.