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Galleria degli Uffizi, due influencer pubblicano foto sexy davanti alla Venere di Botticelli

Dopo aver eluso i controlli della sorveglianza degli Uffizi Alex Mucci e Eva Menta, influencer da milioni di follower, ieri si sono scattate delle foto semi nude davanti alla Venere di Botticelli.
A cura di Davide Falcioni
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Stavolta lo scopo non era quello di sollevare l'attenzione sull'inazione contro il cambiamento climatico. Due modelle in abiti succinti infatti ieri mattina si sono scattate delle foto davanti alla Venere di Botticelli – ospitata agli Uffizi di Firenze – e poi hanno pubblicato le immagini sui loro profili Instagram.

A denunciarlo il capogruppo Fdi a Firenze, Alessandro Draghi, che ha afferma in una nota: "La Venere del Botticelli non può essere usata da costoro per uno spot indecente e mi pare strano che i custodi non se ne siano accorti, e che a distanza di diverse ore al direttore Schmidt non siano arrivate le indegne immagini delle due sexy influencer". Le due ragazze, Alex Mucci e Eva Menta, sono influencer da milioni di follower. La prima, come spiega la Nazione, è un'ingegnera aerospaziale e nel suo profilo Instagram conta circa 6 milioni di seguaci, la seconda ne ha 3,8 milioni.

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Draghi ha ricordato che "agli Uffizi si entra secondo il regolamento" che prescrive "un abbigliamento consono all'ufficialità degli ambienti museali" e che "per le riprese fotografiche" è "permesso scattare fotografie alle opere ai fini di uso personale e di studio", mentre "per ulteriori diversi utilizzi (pubblicazioni o usi derivati anche per scopo commerciale) va richiesta apposita autorizzazione e corrisposto, ove previsto, il pagamento di un canone".

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Non si è fatta attendere la replica delle Gallerie degli Uffizi, che hanno sottolineato come le immagini delle due influencer siano state "subito segnalate, e il museo si è immediatamente attivato a richiedere la rimozione delle immagini non autorizzate ad Instagram". Poi si legge che "le due persone sono entrate al museo con le giacche chiuse, e si sono guardate bene, poi aprendole, di rimanere fuori la visuale dei custodi: altrimenti sarebbero state accompagnate fuori dal museo, come è avvenuto negli altri analoghi casi (rari) avvenuti negli ultimi anni".

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