Gaia scomparsa sul traghetto, un passeggero: “C’era gente ubriaca, forse vittima di malintenzionati”
Nel corso della puntata di questa sera, mercoledì 7 dicembre, la trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto?" è tornata a parlare del caso di Gaia Randazzo, la giovane che nella notte tra il 10 e l'11 novembre è scomparsa su un traghetto che da Genova avrebbe dovuto portarla a Palermo. Presenti nello studio televisivo anche Angela Palazzolo, madre della ragazza, e l'avvocato difensore della famiglia Aldo Ruffino.
Nel corso delle ultime settimane, la redazione del programma avrebbe ricevuto diverse segnalazioni relative a quanto avveniva sul traghetto. Secondo un camionista che a "Chi l'ha visto?" ha detto di aver viaggiato sulla stessa imbarcazione, a bordo della nave vi erano diverse persone ubriache. Stando a quanto da lui dichiarato, il luogo non sarebbe stato sicuro per Gaia, di soli 20 anni, e suo fratello appena 15enne.
L'ipotesi è che la ragazza possa essere stata avvicinata da un malintenzionato. La famiglia di Gaia, infatti, continua a respingere la pista del suicidio. "Mia figlia non aveva motivo di togliersi la vita – ha raccontato Palazzolo durante la puntata -. Era una ragazza che pensava al futuro e aveva mille progetti. In lei non ho mai visto cambiamenti d'umore preoccupanti prima della scomparsa. Siamo convinti che le sia successo qualcosa".
"La speranza – ha ribadito l'avvocato – è che la Procura di Palermo ascolti tutti i passeggeri che quella sera erano a bordo della nave. Potrebbe essere molto importante, soprattutto alla luce delle segnalazioni che abbiamo ricevuto questa sera".
Sul caso di Gaia è stato infatti aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, ma per ora le evidenze investigative restano strettamente riservate. Ancora da sciogliere il nodo riguardante le telecamere di videosorveglianza a bordo della nave che non avrebbero ripreso i movimenti della 20enne.