Domani Gaia tornerà a scuola!
Poche volte ho usato il punto esclamativo in una frase, ma questa volta ci sta.
"Voglio tornare a scuola", diceva Gaia ai nostri microfoni. E così sarà, dopo più di due anni in cui la frequenza a scuola le è stata negata perché non c'era mai un infermiere per lei, se pure previsto dalla legge per la sua particolare condizione.
Gaia l'abbiamo raccontata, l'abbiamo seguita nella quotidianità: dall'aspirazione ai sondini, al cibo. Di Gaia abbiamo raccontato il suo rapporto con i video e con i sogni, e soprattutto la sua voglia di tornare a scuola: "Voglio fare i compiti, voglio vedere i miei amici".
Abbiamo parlato con la nonna di Gaia che per metà del tempo aveva gli occhi lucidi. Lo abbiamo fatto accompagnando Valentina Perniciaro della Fondazione Tetrabondi, che con le parole che riguardano la disabilità è una maestra. E abbiamo fatto tutto questo non soltanto con Gaia accanto, ma con Gaia assolutamente partecipe e presente.
Noi di Fanpage.it abbiamo fatto il tifo per lei con quello che sappiamo fare (forse) meglio: informare, raccontare, denunciare, premere sull'acceleratore di un finale diverso, che abbiamo costruito insieme a voi che ci leggete, condividete, a voi che rilanciate i nostri pezzi video e scritti. Siete voi il motore ecologico di questo successo, a voi lettrici e lettori va molta parte dei grazie che è necessario dire a conclusione di questa storia.
Diciamo la verità: noi a Fanpage.it ci abbiamo creduto fin dall'inizio, nella possibilità di riuscire a far tornare Gaia a scuola, abbiamo creduto fortemente nella possibilità di trovarle un infermiere, però non l'abbiamo mai detto a Gaia.
Eravamo convinti di riuscire a sollevare un polverone capace di fare sobbalzare sulle poltrone tutti coloro che fino a quel momento erano stati istituzionalmente sonnacchiosi, diciamo così. Però a Gaia non avevamo detto niente, perché ci credevamo ma non avevamo nessuna certezza, non potevamo averla, dopo più di due anni di immobilismo.
Non avevamo detto niente a Gaia rispetto alle nostre concrete speranze, perché le disillusioni sono il pericolo più grande, in questi casi. I tempi che si allungano, le tristezze che sopravanzano la pazienza, e i mesi che passano. Sono rischi che coloro che fanno il nostro mestiere, conoscono bene.
Invece, oggi, possiamo esultare: domani Gaia tornerà a scuola, e molto del merito va anche a Fanpage.it – lo dico da dipendente appassionato, autore del video – che ha deciso di metterci la faccia e la produzione, mandarmi a Roma, seguire la vicenda, permettermi di esserci. Ce l'abbiamo fatta.
Sia chiaro: non è finita. Gaia ha conosciuto l'infermiera soltanto due giorni fa, per fare affiancamento, ed è andato bene. Finalmente la porta è aperta, anzi un portone, ed è quello della sua nuova scuola: da domani Gaia entrerà ufficialmente in prima media.
Sarà un'emozione per lei e per tutta la sua famiglia.
La scuola non è un merito ma un diritto, e fino a oggi a Gaia questo diritto era stato negato.
Domani, sarà un altro giorno.
E ora scusate, non sono commosso, mi è soltanto entrato un bruscolo di giustizia in un occhio.