Gabriele Zolezzi, morto inghiottito dalle sabbie mobili nel lago di Giacopiane: festeggiava il compleanno
Era andato in gita al lago di Giacopiane a Borzonasca per festeggiare il suo compleanno insieme ad un amico, e mai nessuno avrebbe potuto immaginare che quella giornata si sarebbe conclusa con la sua morte. Gabriele Zolezzi aveva solo 38 anni: il decesso è avvenuto sabato scorso. L'uomo, muratore originario di Amborzasco, frazione di Santo Stefano d'Aveto, si è tuffato in acqua, nonostante sulle rive ci siano cartelli che avvisano del divieto di balneazione, ma è stato letteralmente inghiottito dalle sabbie mobili, che non gli hanno lasciato scampo.
A lanciare l'allarme è stato un amico, mentre il corpo è stato recuperato qualche ora dopo. A nulla sono serviti i primi interventi di soccorso dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri.
Secondo alcuni testimoni, mentre usciva dall’acqua, Zolezzi ha messo i piedi su una massa di fango che lo ha risucchiato e non gli ha permesso di tornare a riva. Per lui non c’è stato scampo. Il 38enne era un grande appassionato di sport e non era nemmeno la prima volta che si tuffava nel lago, che altro non è che un bacino artificiale utilizzato da circa cento anni per produrre energia elettrica.
Dell'accaduto è stato informato il magistrato di turno, che ha deciso di aprire un fascicolo per fare luce sulla tragedia. Anche perché pare che nell'area dove è stato recuperato il cadavere di Zolezzi il lago non è così a rischio. "È accaduto dove mai avremmo pensato", ha detto una guardia ambientale intervenuta dopo la tragedia. L'invaso non verrà svuotato. Una prima risposta giungerà dall'autopsia, che è stata già disposta e che si svolgerà nei prossimi giorni. Solo dopo il via libera della procura, i familiari potranno fissare la data dei funerali.