Gabriele Del Carlo e Velio Coviello, chi sono i due torinesi morti sotto la valanga in Val D’Aosta
Gabriele Del Carlo, 39 anni, e Velio Coviello, 38 anni, sono le vittime della valanga avvenuta sabato sera in Val d'Aosta, sullo Château des Dames, vetta di 3.488 metri poco distante dal Cervino. I loro corpi sono stati trovata questa mattina in un canalone diventato un imbuto nei pressi della montagna della Valtournenche.
Amici accomunati dalla passione per la montagna e l'ambiente i due era piuttosto esperti. Velio Coviello, dopo essersi laureato al Politecnico in ingegneria ambientale, lavorava come ricercatore dell'IRPI, l'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr e si era occupato anche del problema del ritiro dei ghiacciai.
A partire dagli anni degli studi al Politecnico di Torino, aveva viaggiato molto, per lavoro e ricerche, dal Burkina Faso agli Stati Uniti, passando per il Messico. La sua condizione di ricercatore aveva alimentato anche il suo impegno politico, rappresentando nei movimenti studenteschi il precariato del settore. Per tre anni, dal 2017 al 2020, era stato ricercatore alla Libera Università di Bolzano dove si era occupato di "gestione sostenibile del rischio idrogeologico in ambienti montani".
Gabriele Del Carlo era consulente per la mobilità oltre che uno storico attivista del Bike Pride Torino e ha fatto parte dello staff dell'assessorato comunale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità durante la giunta Appendino. Per tre anni e mezzo, tra il 2012 e il 2016, è stato consigliere per il M5s della circoscrizione 8, coordinando la sottocommissione Giovani e integrazione.
Dopo la conclusione di quell’esperienza, era rimasto comunque attivo nel settore ambientale, rivestendo il ruolo di consulente per la programmazione, pianificazione e valutazione delle politiche territoriali, ambientali e dei trasporti.
“La valanga che ha travolto Gabriele e Velio travolge noi di dolore. Gabriele ci ha tragicamente lasciato mentre viveva ciò che amava – il commento su Facebook dell'ex sindaca di Torino Chiara Appendino – con quella passione sconfinata che ha sempre messo in ciò in cui credeva e che durante la nostra amministrazione ha messo al servizio della Città di Torino. Mi stringo alla famiglia e agli amici in questo terribile giorno”.