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Gabriele De Tursi scomparso nel 2013, la madre: “Ridatemi il suo corpo. Abbiate pietà, è Natale”

La madre di Gabriele De Tursi ha chiesto la restituzione del corpo del figlio scomparso il 5 giugno del 2013 tramite un appello sul giornale Il Crotonese. Il ragazzo è uscito di casa per raggiungere il bar di Strongoli e non è mai più tornato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dalla scomparsa di Gabriele De Tursi, giovane 19enne vittima di lupara bianca il 5 giugno del 2013, Anna Dattoli non ha mai smesso di sperare di dare degna sepoltura al figlio. Gabriele era uscito di casa il 5 giugno del 2013 in moto e non è mai più tornato. La sua Honda Hornet 600 è stata rintracciata quasi un anno dopo in un fosso in aperta campagna, nei pressi della ex statale 492 a Strongoli. "Ridatemi il corpo di mio figlio. Chiedo pietà, è Natale" ha chiesto la donna sulle pagine del giornale il Crotonese. Non ha mai smesso di chiedere la restituzione del cadavere di suo figlio, scomparso forse perché aveva litigato con esponenti di cosche mafiose. "A Strongoli sanno benissimo che fine ha fatto mio figlio. Chiedo che qualcuno mi aiuti in forma anonima".

Anna De Tursi ha raccontato tramite le pagine del quotidiano locale gli anni passati a sperare in una svolta sul caso di suo figlio. "Più volte mi hanno detto che dovevo rassegnarmi e che tanto a casa non tornerà. L'ho capito benissimo, non sono ingenua – ha dichiarato De Tursi – ma allo stesso modo chiedo di sapere dove posso trovare i suoi resti. Vorrei che qualcuno mi ascoltasse per pietà umana nei confronti di una madre. Non fatemi vivere con questa ulteriore pena. Ho già perso mio figlio e la mia vita è ormai distrutta".

La scomparsa e la pista mafiosa

Gabriele è uscito in moto il 5 giugno del 2013 e non ha mai più fatto ritorno a casa. Secondo la Dda di Catanzaro, il suo caso è legato alla matrice mafiosa. A Strongoli, sempre secondo quanto emerso da alcuni stralci dell'inchiesta Stige sulla ‘ndrangheta, tutti sanno cosa sia accaduto al ragazzo ma nessuno parla. Secondo gli inquirenti, il giovane potrebbe aver pagato caro il prezzo di una lite con i figli di Salvatore Giglio, capo cosca della famiglia che per le indagini controlla il territorio . Probabilmente alla base della scomparsa un litigio avvenuto 3 giorni prima della sua definitiva scomparsa. Da quel giugno del 2013, la madre Anna Dattoli può piangere suo figlio solo sul luogo del ritrovamento della moto avvenuto nel 2014.

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