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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Funivia Mottarone, Tadini torna libero. Il legale: “Udienza sarà rimandata: accertamenti solo nel 2022”

Secondo il legale di Gabriele Tadini, Marcello Perillo, l’udienza prevista per il prossimo 16 dicembre sarà rimandata. Gli accertamenti sulle componenti della cabina inizieranno infatti solo nel 2022, come da lui rivelato a Fanpage.it. Fino ad allora, anche Tadini affronterà le indagini da uomo libero.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Gabriele Tadini torna in libertà: l'unico indagato ancora agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla strage della funivia del Mottarone affronterà il procedimento da uomo libero come i colleghi Luigi Nerini, proprietario della Funivia, ed Enrico Perocchio, direttore di esercizio della struttura. Tadini è stato l'unico ad aver confessato davanti agli inquirenti di aver utilizzato sistematicamente i forchettoni per inibire il funzionamento del sistema frenante delle cabine della funivia a causa di alcuni problemi tecnici che non erano mai stati risolti. Il responsabile dell'esercizio Tadini ha inoltre affermato di aver informato Nerini e Perocchio di quanto stava accadendo sulle cabine. Tutti e tre iscritti al registro degli indagati, in un primo momento sono stati sottoposti a misura cautelare poi revocata nel caso di Perocchio e Nerini. Ora anche l'ultimo in custodia cautelare è libero in attesa della prossima udienza del 16 dicembre.

"La libertà a Gabriele Tadini era un atto dovuto – spiega a Fanpage.it Marcello Perillo, l'avvocato del responsabile dell'esercizio -. Ce lo aspettavamo e il mio assistito ha accolto serenamente il provvedimento. Certo, resta molto provato dalla tragedia che ha investito 14 persone e le loro famiglie. Si sente molto toccato dalle vicende umane delle persone coinvolte. Affronta il procedimento legale con un animo più sereno, ma resta il tormento per la tragedia inaspettata". Secondo il legale di Tadini, la prossima udienza del 16 dicembre sarà prorogata poiché gli accertamenti sulle componenti della cabina numero 3 non sono ancora stati effettuati. Verifiche che procedono sempre più a rilento: la cabina precipitata è stata rimossa solo l'8 novembre e con essa anche componenti ritenute fondamentali per il prosieguo delle indagini. A complicare il tutto anche la possibilità che il maltempo abbia danneggiato l'oggetto delle analisi. Il recupero avrebbe dovuto essere una vera e propria corsa contro il tempo per evitare che prove centrali potessero essere compromesse. Le operazioni per il recupero della cabina numero 3 sono però iniziate il 28 settembre scorso e si sono prolungate fino all'8 novembre. La tragedia si è verificata il 23 maggio scorso.

"Gli accertamenti sui pezzi della cabina crollata saranno probabilmente effettuati con l'anno nuovo. I periti del giudice attualmente sono ancora in alto mare – spiega l'Avvocato Marcello Perillo -. Si tratta di procedimenti importanti e complessi che non potranno essere svolti nel breve periodo. La prossima udienza è prevista per il 16 dicembre ma senza i risultati di queste importanti analisi è impossibile pensare di procedere e dunque siamo quasi certi del rinvio".

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Il legale di Tadini, inoltre, si è espresso favorevolmente riguardo la posizione di Nerini e Perocchio. "Il fatto che fossero in libertà a differenza del mio assistito non era per me una condizione di disparità – racconta in un'intervista telefonica -. Sono molto rispettoso delle decisioni dei giudici e non ho mai espresso lamentele su questa decisione. Sono convinto, però, che la libertà del mio assistito fosse un atto dovuto soprattutto perché i termini per la custodia cautelare erano in scadenza".

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