Funivia Mottarone, ministro Giovannini: “Anomalie da un mese: ultimo controllo su funi nel 2020”
La Commissione ispettiva istituita dal Ministero "dovrà redigere una relazione dettagliata da presentare al Ministro nel più breve tempo possibile", così il ministro Enrico Giovannini nell'informativa urgente alla Camera sull‘incidente della funivia del Mottarone costato la vita a 14 persone, tra le quali un bambino di 2 anni e uno di sei. "Svolgerà approfondimenti specifici – ha spiegato – che si aggiungono agli accertamenti della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime , organismo indipendente previsto dalla normativa europea". Il ministro, tra gli applausi in Aula, ha definito il tragico incidente del 23 maggio 2021 sulla funivia Stresa Mottarone "una grande ferita per il Paese. Desidero quindi esprimere nuovamente il profondo cordoglio del Governo nei confronti dei familiari delle vittime".
Il tragico incidente è una ferita per il paese
"La Direzione generale – ha continuato il ministro – ha già avviato un'inchiesta finalizzata ad accertare le cause dirette e indirette dell'incidente e a individuare le azioni più opportune per evitare il ripetersi di eventi analoghi, fermo restando l'accertamento delle eventuali responsabilità, di esclusiva competenza della magistratura". Dopo aver riassunto la dinamica dei tragici fatti, per quanto riguarda la posizione dei tre indagati, Giovannini ha spiegato che "l'attività investigativa ha permesso di accertare gravi e concreti elementi di responsabilità in capo al Tadini, il quale, pur consapevole dei potenziali rischi, con l'assenso del Perrocchio e del Nerini ha consentito la messa in funzione dell'impianto con la presenza, su una delle due cabine, del dispositivo c.d. "forchetta", che impedisce l'eventuale attivazione del sistema di frenaggio di emergenza, al fine di evitare il continuo blocco dell'impianto causato proprio dal ripetuto azionamento, apparentemente ingiustificato, del dispositivo frenante, che da circa un mese presentava anomalie".
In merito ai controlli effettuati sulla funivia, sulle sue parti e sul funzionamento Giovannini ha spiegato che nelle funivie come quella dello Stresa-Mottarone "la sostituzione della fune è prevista quando dai controlli strumentali si evidenzi una riduzione della sezione resistente superiore a una certa soglia definita dalla normativa di settore, nazionale ed europea, peraltro in continuo aggiornamento. Il manuale d'uso e di manutenzione, il regolamento di esercizio di cui è dotato ogni impianto dettagliano azioni, procedure, controlli e criteri di gestione cui attenersi". "Le funi portanti hanno un diametro di 56 millimetri e quelle traenti di 25 millimetri", prosegue il ministro, l'impianto è dotato "di un anello trattivo a sé stante che ha la funzione di movimentare un carrello di soccorso che si muove sulla fune portante e viene utilizzato per raggiungere veicoli eventualmente bloccati in linea" e "la fune di soccorso ha un diametro di 16 millimetri". Per quanto riguarda i controlli svolti dal gestore per mezzo di una società incaricata, "questi sono stati effettuati a luglio del 2017 e successivamente, tra novembre e dicembre 2020, sono stati effettuati controlli specifici sulle funi- segnala il ministro- In particolare, a novembre del 2020 sono stati svolti controlli magnetoscopici sulle funi portanti, sulle funi traenti e sulla fune di soccorso. Infine, a dicembre 2020 una società specializzata ha effettuato l'esame visivo delle funi tenditrici".