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Funghi, la stagione della raccolta entra nel vivo ma attenzione ai sosia: sono mortali

La stagione dei funghi sta entrando nel vivo, per questo le Asl mettono in guardia dai pericoli delle specie velenose che spesso si confondo con quelle commestibili portando in alcuni casi anche a conseguenze drammatiche.
A cura di A. P.
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Anche quest’anno, anche se con un avvio un po' a rilento per questione meteorologiche, la stagione della raccolta funghi entra nel vivo. In questi giorni gli appassionati di tutta Italia si stano dando da fare per boschi e vallate alla ricerca delle specie più pregiate o di grossi esemplari ma come sempre la prudenza in questi è d'obbligo. Tra le tante specie commestibili infatti si nascondono altrettanti funghi velenosi e in alcuni casi potenzialmente letali, spesso dall'aspetto simile. Soprattutto in quest'ultimo caso anche i raccoglitori più esperti corrono questo rischio e per questo motivo il consiglio è di portare sempre i funghi raccolti allo Sportello micologico dell’Ausl di competenza per un controllo.

Particolare attenzione quest'anno è riservata al cortinarius orellanus, un  fungo mortale che i meno esperti possono scambiare per funghi più comuni e che è stato segnalato in abbondanza in molte regioni dove prima era visto sporadicamente. Proprio l’accortezza di portare la loro raccolta all'asl per le analisi, ha salvato la vita ad alcuni appassionati di funghi nel riminese che si erano imbattuti i questo tipi di funghi.

Il problema dei sosia tra i funghi però riguarda molte specie come le pericolosissime Lepiota a piccola taglia che possono essere scambiate con l’innocuo e commestibile Marasmius oreades (gamba secca/chiodino). Da tenere sempre in mente infine che i pericoli possono arrivare anche dall'errata raccolta e conservazione perché i funghi devono essere riposti in contenitori adeguati (rigidi o a rete), aerati e idonei a diffondere le spore, mentre sono vietatissimi le buste di plastica o i sacchetti. Ad ogni modo se si sospetta un avvelenamento o un’intossicazione, bisogna immediatamente contattare il 118 o andare in ospedale, spiegando nei dettagli il tipo di fungo ingerito o meglio ancora mostrare quelli non utilizzati o gli scarti della pulitura.

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