Funerali Sardegna, il vescovo: “Non è estranea la mano dell’uomo”
Dopo la terribile devastazione causata dal maltempo, in Sardegna oggi è il giorno del lutto. Mentre i soccorsi sono ancora al lavoro per recuperare l'uomo disperso che ancora manca all'appello e per ristabilire la normale vita quotidiana nei Paesi colpiti, sull'Isola si celebrano i funerali delle vittime. Questa mattina a Tempio Pausania sono state celebrate le esequie di Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga, sorpresi e uccisi dalle acque due giorni fa mentre viaggiavano con la loro auto, mentre questo pomeriggio si celebrano i funerali di sei delle vittime ad Olbia, forse la città più colpita dal maltempo in Sardegna. Tra le bare disposte nel locale palazzetto dello sport vi sono anche le due bianche dei piccoli Enrico di tre anni e Morgana di due, sorpresi anche loro dalla furia del ciclone che ha colpito l'isola. Durante l'omelia il vescovo dell’arcidiocesi Giovanni Sanguinetti, ha proferito parole chiare contro quello che è accaduto in Sardegna sottolineando che la tragedia non è dipesa solo dagli eventi naturali.
"Non possiamo lasciare inascoltato il tragico monito che questa disgrazia porta con sé" ha dichiarato infatti il vescovo dall'altare, aggiungendo "Da quello che è successo non è estranea la mano dell’uomo. Ci sarebbero stati esiti meno devastanti se avessimo imparato a rispettare i ritmi del creato". "La nostra celebrazione di lutto di oggi sarebbe vuota se non fosse accompagnata da volontà di ricominciare" ha poi esortato il vescovo spiegando "Solo l’interazione fra noi e le istituzioni può portare alla ricostruzione, riprendiamoci il nostro futuro".