Funerali Papa Ratzinger, i rappresentanti di tutte le religioni a Roma: “Un uomo del dialogo”
Un campione del dialogo interreligioso. Così i rappresentanti di tutte le grandi religioni del pianeti celebrano Benedetto XVI, dando di lui una immagine molto diversa di quella dei suoi critici, che spesso l’hanno dipinto come un oscurantista o un pontefice chiuso alla discussione.
Prima come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, poi come Papa e, infine, come emerito ha intessuto rapporti ecumenici con i rappresentanti di tutte le più grandi confessioni cristiane e non cristiane, che, anche in segno di gratitudine nei suoi confronti, saranno presenti al suo funerale giovedì mattina insieme a monarchi e capi di Stato.
Nelle scorse ore la Santa Sede ha diffuso un elenco provvisorio, ma già molto lungo di esponenti di altre religioni che saranno ospitate nelle prime file in piazza San Pietro durante le esequie per consentire loro di rendere omaggio al primo Papa emerito della storia.
Ci saranno le varie chiese ortodosse, a partire dal Patriarcato di Mosca, rappresentato da Metropolita Antony di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne. Si tratta di una presenza di grande rilievo, in quanto proprio Benedetto XVI ha fatto fare passi da gigante ai rapporti tra le due confessioni.
Presenti anche gli anglicani, che hanno re Carlo III di Inghilterra come proprio capo: saranno a Roma in tre, l’arcivescovo Ian Ernest, rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede e direttore del Centro Anglicano a Roma, il vescovo Christopher Hill, rappresentante del segretario generale della Comunione Anglicana e il vescovo David Hamid, vescovo suffraganeo della diocesi in Europa.
Anche altri protestanti saranno presenti al funerale: tra gli altri, il Consiglio Metodista Mondiale sarà rappresentato da Matthew Laferty, direttore dell’Ufficio ecumenico metodista di Roma, mentre il pastore Michael Jonas sarà presente per la parrocchia luterana di Roma.
Sicuramente sarà presente una delegazione della comunità musulmana, che subito dopo la morte si è espressa in modo molto positivo nei confronti di Benedetto XVI. L’Unione delle Comunità islamiche d’Italia (Ucoii) lo ha definito “studioso, teologo, promotore attento del dialogo interreligioso, capace di interpretare il suo ruolo nel migliore dei modi e di sacrificare sé stesso nell’interesse generale della comunità cattolica” ricordando poi le sue preghiere con leader islamici nella Moschea Blu nel 2006 e nel 2009 davanti alla moschea dell’Aqsa a Gerusalemme.
L’Unione Buddhista Italiana, che certamente indicherà personalità per la partecipazione al funerale pure si è unita “al dolore della Chiesa cattolica italiana e universale per la morte di Papa Benedetto XVI” ricordandolo “come uomo di profondo pensiero e ricerca teologica, attento al dialogo interreligioso. La sua statura di fine studioso si accompagnava alla sua mansuetudine.” rivoluzionario che colpi l’intero mondo e la comunità dei credenti in qualsiasi fede”.