Funerali di Chiara Ugolini, in centinaia per l’ultimo abbraccio: “Eri il nostro muro più forte”
L'addio a Chiara Ugolini tra ferme parole di condanna verso l'assassino e le lacrime di una comunità in ginocchio per il lutto inspiegabile e quel sorriso pieno di vita che si è affievolito Il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, parla di una riforma contro la cultura dell'odio, della sopraffazione, dell'individualità: "scuola e famiglie si devono unire affinché questi principi che si stanno sempre più affermando vengano fermati. Una cultura devota all'umanità e al rispetto della persona umana fin da bambino". Nella piazza di Fumane centinaia di persone a salutare un'ultima volta la salma di Chiara Ugolini, assassinata la scorsa settimana dal suo condomino Emanuele Impellizzeri.
Una comunità in ginocchio, distrutta, sfiancata da una settimana di terribili dettagli che facevano sprofondare sempre di più nell'oblio il sorriso splendido di Chiara a cui tutti erano abituati. "Barbarie" le ha definite il vescovo di Verona, "barbarie che devono iniziare a trovare una forte opposizione da parte del genere umano tutto". Presenti alla cerimonia anche gli assessori al sociale di 37 comuni del veronese con fascia tricolore per dire basta alla violenza contro le donne.
Una forte manifestazione di solidarietà ed un grande abbraccio da parte delle istituzioni locali del territorio. Sull'ambone della chiesa di Fumane, anche il ricordo delle compagne di squadra della pallavolo, "ci mancherai, eri il muro più forte della prima divisione". Poi le amiche, i conoscenti, il primo cittadino. Lunghi istanti di silenzio, molte lacrime trattenute. Mamma e papà si appoggiano l'uno sull'altro, si sostengono per poi lasciarsi cadere sopra al feretro della figlia. Immagini strazianti dalla chiesa di Fumane.