Fufi, il cinghiale amico degli uomini: adottato da Cuorgnè, è stato ucciso dai cacciatori
Fufi, un piccolo esemplare nero, era ormai diventato il cinghiale di Cuorgnè. Orfano, girovagava spesso per i boschi del Canavese e ormai – come testimoniano anche alcuni video diffusi in rete – si fidava degli uomini tanto che da loro si faceva anche avvicinare e accarezzare. E da alcuni uomini, alla fine, è stato ucciso. A raccontare la storia di questo cinghiale adottato dal paese nel Torinese e ucciso dai cacciatori sono i quotidiani locali, che riportano un post pubblicato su Facebook e diventato virale. “Non sono bravo con le parole, ma vorrei raccontarvi di un’amicizia particolare – racconta Marco – Un’amicizia che può esistere tra uomo e animale, ma stavolta l’animale in questione è, (anzi…era), un bellissimo cinghialino. Si chiamava Fufi”. Un giorno questo cinghiale è comparso dal bosco da solo, probabilmente dopo aver perso la madre.
“Abbiamo iniziato un po’ tutti a tirargli del pane duro – racconta ancora Marco -, era chiaro che avesse una gran fame. Settimana dopo settimana ha capito che qui da noi non c’era pericolo, che non volevamo fargli del male, anzi. Dopo qualche giorno è diventato un coccolone. Gli piaceva un sacco farsi grattare la pancia”. Il cinghiale è insomma stato adottato dai residenti e di loro si fidava. “Purtroppo sono andato a lavorare, e il nostro cinghialino è rimasto da solo con quegli infami che non hanno esitato ad approfittarne”, si legge ancora nel post, che fa riferimento ai cacciatori che avrebbero sparato al cinghiale uccidendolo per nulla inteneriti dai suoi modi da animale domestico. Il post in cui si racconta la storia di Fufi si chiude però con un appello: quello di non insultare i cacciatori, “perché – scrive l'autore – sarebbe troppo facile”.