Frosinone, sequestrate nuove mozzarelle blu forse provenienti dall’estero
Dopo l'allarme mozzarelle blu in una scuola elementare di Genova, lo scorso marzo, è scoppiato nuovamente l'allarme a Frosinone, dove sono stati sequestrati diversi prodotti caseari dello stesso colore. I tecnici dell'Asl stanno esaminando i campioni contaminati, mediante analisi di laboratori, mentre gli agenti stanno perlustrando i supermercati alla ricerca di prodotti avariati, dopo le diverse segnalazioni e denunce da parte dei consumatori. Non si conoscono ancora i risultati degli accertamenti scientifici sulle mozzarelle sequestrate, ma la Questura ipotizza che si trattino di lattici importati, in quanto non risultano esser stati prodotti a Frosinone.
Gli allevatori sono allarmati e, pertanto, chiedono un intervento significativo sui controlli dei prodotti caseari, attraverso "la normativa sulla provenienza dei prodotti e l'istituzione di un tavolo di crisi per gestire questa emergenza". Alessandro Salvatori, presidente della Cia del Lazio, ha dichiarato, infatti, che è giusto dare certezze ai consumatori e che "il nuovo allarme risuonato a Frosinone non può essere lasciato cadere nel vuoto".
Il colore blu che denota queste mozzarelle è scaturito da un batterio denominato ‘speudomonas fluorescens' che ne determina, appunto, la colorazione. Secondo Patrizia Laurenti, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma, il batterio non è patogeno e si sviluppa soprattutto in acque appantanate e in temperature fredde, provocando così il colore ceruleo che si notò, nel 2010, anche nelle mozzarelle importate dalla Germania. Come sostiene la professoressa, tutto questo avviene quando non vengono rispettate le condizioni di igiene e qualità che in campo alimentare sono fondamentali.