Friuli, imprenditore si toglie la vita: non voleva licenziare i dipendenti

Ancora una tragedia probabilmente causata dalla crisi economica. Un imprenditore friulano si è tolto la vita perché non sopportava l'idea di licenziare molti dei suoi dipendenti. Fermo Santarossa – questo è il nome dell'uomo – è stato trovato morto nel laghetto della sua abitazione. Il decesso sarebbe avvenuto per annegamento. I Carabinieri di Sacile non escludono, al momento, che all'origine della morte ci possa essere un malore, anche se da alcune recenti affermazioni dell'uomo si teme che possa essersi trattato di un gesto volontario.
Alla base del tragico gesto potrebbe esserci la grave crisi in cui versa da mesi il gruppo aziendale. Nelle scorse settimane l'azienda era stata inoltre al centro degli sviluppi di uno dei filoni delle indagini sugli appalti della Fincantieri, che avrebbero fatto emergere rapporti tra gruppo Santarossa e Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord. La ditta Santarossa, fondata nel 1972 come azienda di produzione industriale di arredi componibili di design, si era negli anni Novanta allargata fino a raggruppare numerose piccole realtà locali. L'azienda impiega circa 500 addetti e fattura 200 milioni di euro all'anno. Esporta in tutta Europa e si è specializzata negli arredi per navi da crociera, realizzando gli allestimenti interni di molte ammiraglie uscite dai cantieri navali della Fincantieri di Monfalcone.