Frecce Tricolori, prima del decollo 120 volatili sulla pista: “Potrebbero aver causato l’incidente”
Solo quaranta minuti prima del decollo delle Frecce Tricolori c'erano 120 volatili sulla pista. È quanto emerge dalle indagini sul drammatico incidente verificatosi lo scorso 16 settembre a Torino Caselle, quando un aereo delle Frecce Tricolore si è schiantato contro un'auto che stava transitando nella strada adiacente l'aeroporto, provocando la morte di una bambina di 5 anni.
Ebbene, secondo i rilievi effettuati da Sagat, la società che si occupa della gestione e dello sviluppo dell'Aeroporto di Torino, poco prima dello schianto "centoventi volatili stazionavano sulla pista", tra cornacchie e colombi. Nelle schede tecniche seguite alle precedenti ispezioni aveva segnalato fino a un massimo di 170 volatili, tra cui anche gabbiani. Una fatto è certo: il lavoro svolto dall'operatore può essere fatto soltanto due volte nell'arco di 24 ore, mentre quel giorno ci furono molte più ispezioni del solito.
Il che supporterebbe l'ipotesi che a causare l'incidente sia stato un bird strike, vale a dire l'impatto con uno o più uccelli. Secondo quanto riporta La Stampa, i volatili "potrebbero essersi infilati nelle turbine del monomotore facendogli perdere potenza o causandone l'arresto". Le schede sono state acquisite dalla magistratura.
Tuttavia, non è l'unica ipotesi al vaglio degli inquirenti. Alla base dell'incidente potrebbe anche esserci stato un guasto meccanico al motore dell'aereo. Sarà dunque solo l'esame sul "Pony 4" delle Frecce a svelare la verità su cosa è successo il 16 settembre scorso quando è morta una bambina di 5 anni, che si trovava in macchina con la sua famiglia quando si è verificato il dramma.
Al momento la procura di Ivrea ha iscritto nel registro degli indagati solo il maggiore Oscar Del Dò, che era alla guida del velivolo e che è accusato del disastro aereo e dell'omicidio colposo della bimba. "Ma anche sulla manovra del pilota sono in corso valutazioni", si legge ancora su La Stampa.