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Frecce Tricolori, non confermata l’ipotesi bird strike: “Forse gli uccelli non causarono l’incidente”

Secondo quanto emerso dalle ultime analisi degli esperti, non è confermata l’ipotesi del bird strike, finora la più accreditata, alla base dell’incidente verificatosi il 16 settembre 2023 quando un velivolo delle Frecce Tricolori precipitò poco dopo il decollo dall’aeroporto di Torino-Caselle, causando la morte di una bambina di 5 anni.
A cura di Ida Artiaco
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La carcassa dell'aereo delle Frecce Tricolori precipitato a Torino (foto della coda da Luna Nuova - Facebook)
La carcassa dell'aereo delle Frecce Tricolori precipitato a Torino (foto della coda da Luna Nuova – Facebook)

È probabile che non furono gli uccelli, come asserito sinora, a provocare l'incidente del 16 settembre 2023, quando un velivolo delle Frecce Tricolori precipitò poco dopo il decollo dall'aeroporto di Torino-Caselle, causando la morte di una bambina di 5 anni.

È quanto emerge da una prima analisi effettuata dagli esperti incaricati dalla procura di Ivrea sulla carcassa dell'aereo, in particolare di un esame svolto con il luminol per individuare tracce biologiche all'esterno del motore del velivolo, secondo quanto riportato dal TgR Piemonte. Non è dunque confermata l'ipotesi bird strike, ovvero l'ingresso di uno o più uccelli nelle turbine del monomotore, alla base dell'incidente che causò la morte di una bambina.

Il bird strike era stata una delle prime ipotesi prese in considerazione come possibile causa dell'incidente. Nei mesi scorsi secondo Sagat, la società che si occupa della gestione e dello sviluppo dell’Aeroporto di Torino, poco prima dello schianto di una delle Frecce Tricolori “centoventi volatili stazionavano sulla pista”, tra cornacchie e colombi, facendo riprendere vigore all’ipotesi bird strike dietro l’incidente. Questo primo risultato, tuttavia, non esclude ancora la possibilità che la causa della caduta del velivolo sia da attribuire all'impatto con uno stormo di uccelli.

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"Gli accertamenti proseguono", ha precisato Gabriella Viglione, a capo della procura di Ivrea. E un'altra perizia, ancora in corso e già assegnata da tempo dai magistrati, indagherà all'interno motore dell'aereo, smontato per consentire tutti gli accertamenti possibili sui rottami. Anche in queste parti, tra gli altri elementi di indagine, vengono cercate eventuali tracce biologiche. Tra le altre ipotesi considerate oltre al bird strike, restano anche l'avaria e l'errore umano.

L'incidente si verificò il 16 settembre del 2022. La pattuglia delle Frecce Tricolori era decollata da Caselle nel pomeriggio per un sorvolo sulla città di Vercelli. L'aereo "Pony 4", pilotato da Oscar Del Dò, poi iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, per disastro e omicidio colposo, è caduto subito dopo essersi levato dalla pista dell'aeroporto torinese: una parte del velivolo in fiamme aveva travolto un'auto, su una strada provinciale, con una famiglia a bordo. Una bambina di 5 anni è morta sul colpo mentre dormiva sul seggiolino della vettura, feriti il fratello di 12 anni, e i genitori che avevano cercato di metterla in salvo.

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