Fratelli schiacciati da un silos, le lacrime dello zio a cui erano affidati: “Sono morti tutti e tre”
Fatima, Marya e Osama, sono questi i nomi dei tre fratelli che ieri pomeriggio sono morti schiacciati da un silos in un'azienda agricola nel Forlivese. Una tragedia che ha scosso il comune di appena diecimila anime dove i tre vivevano. Il padre, partito per il Marocco per assistere il nonno morente, li aveva affidati allo zio, ed è lui che tra le lacrime riesce solo a ripetere: “Sono morti tutti e tre”.
In paese tutti raccontano di una famiglia molto unita, con il padre che lavora come artigiano in un’azienda che si occupa di rivestire i divani a Meldola. Vivevano in una casa in affitto, a pochi passi del centro, ma pensavano da un po' di tempo di comprarne una perché si erano integrati bene nella comunità locale nonostante fossero arrivati da Verona solo due anni fa.
Marva, la più piccola dei fratelli aveva solo 10 anni e frequentava la scuola elementare in paese, mentre Osama, il maschietto, che di anni ne aveva 14, faceva la seconda media. Sopravvissuta invece una terza sorella, di 17 anni, che non era con loro ieri al momento della tragedia.
La dinamica purtroppo non sembra aver bisogno di ulteriori indagini. Il dramma è avvenuto poco dopo le 14 di ieri nelle campagne di Bertinoro, nei pressi di un'azienda agricola: in quel momento Fatima, 18 anni, in possesso del foglio rosa, si stava esercitando a guidare l'auto nel piazzale della stessa azienda, la Casagrande in località Santa Maria Nuova, che alleva galline. L'allevamento, a quanto pare, è custodito dallo zio dei ragazzi.
Durante una manovra la vettura avrebbe urtato un silos utilizzato per i mangimi, grande oltre 20 metri cubi, che poi ha travolto il mezzo uccidendo la 18enne e i due fratellini, che la sorella più grande aveva fatto salire con lei in macchina. I tre sarebbero morti sul colpo. “È una disgrazia che ci ha sconvolto – ha detto il sindaco di Meldola Roberto Cavallucci – e non ci sono parole per descrivere il dolore”.