Francesco Schettino a Grosseto, un naufrago gli stringe la mano
L’aveva promesso ed è andato a Grosseto l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, pronto ad assistere all’udienza per l’incidente probatorio sulla scatola nera della nave naufragata al Giglio lo scorso 13 gennaio. L’ex comandante, la cui presenza non era “accettata” dal Codacons, è arrivato al Teatro Moderno di Grosseto in anticipo, circa 20 minuti prima dell’udienza, insieme al suo avvocato Bruno Leporatti. Ha ottenuto un permesso per lasciare l’obbligo di dimora a Meta di Sorrento e arrivare a Grosseto per mettere a disposizione la sua “competenza”. In una città blindata anche per la sua presenza, Schettino è entrato al Teatro Moderno da un ingresso secondario, arrivato lì ha preso posto sul palcoscenico, alla destra della postazione del Gip Valeria Montesarchio.
Le stretta di mano e la reazione dei naufraghi – Da quanto si apprende, appena giunto al Teatro Moderno, l’ex comandante è stato avvicinato da un naufrago della sua nave, nove mesi dopo l’incidente costato la vita a 32 persone. Schettino si è alzato in piedi sul palco e gli ha stretto la mano, dopodiché i due avrebbero scambiato qualche parola prima di riprendere le loro posizioni. La percezione che arriva da Grosseto, dove sono presenti tanti dei familiari delle vittime e dei naufraghi della Concordia, è che Francesco Schettino non sia considerato l’unico responsabile del disastro. I passeggeri che quella notte erano a bordo della nave da crociera sembrano, infatti, d’accordo nel sostenere che la manovra del comandante non sia stata l’unica causa del naufragio, dietro le colpe di Schettino ce ne sono insomma anche altre.
L’udienza in corso da oggi a Grosseto – Oltre a Schettino, al Teatro Moderno di Grosseto, sono arrivati anche altri indagati nel processo, tutti assistiti dai loro legali e consulenti. Come norma l’ex comandante della Concordia non potrà intervenire in aula ma potrà confrontarsi con i suoi consulenti, dando loro in questo modo delle indicazioni utili. Nel corso dei tre giorni di Grosseto si ricostruiranno i fatti, dal famoso inchino del comandante al Giglio, all’impatto contro lo scoglio de Le Scole, alla gestione dell’emergenza e dei soccorsi. Si annunciano dei giorni di “battaglia” e di botta e risposta tra tutte le parti in causa.