Francesco Maria De Vito Piscicelli, l’imprenditore che rideva del terremoto in Abruzzo
Ha sborsato quasi 20mila euro per 3 soggiorni di Carlo Malinconico, dimissionario sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. "Fa parte dei giochi di qualsiasi colore essi siano" spiega all'albergatore Sciò in una telefonata. Francesco Maria De Vito Piscicelli, evidentemente, si aspettava qualche favore. Del resto il suo modo di fare affari era quello e non ha avuto nessun timore a dirlo davanti ai pubblici ministeri romani del pool coordinato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna: "Per ottenere lavori ho sempre dovuto dare in cambio soldi e gioielli, ma anche assumere figli e parenti di chi gestiva le pratiche. Il progettista dei lavori che mi avevano assegnato in occasione dei Mondiali di Nuoto mi è stato imposto da uno dei funzionari della Ferratella".
Piscicelli era stato arrestato nel marzo del 2010 dai pm di Firenze, ottenendo i domiciliari 2 mesi dopo per problemi di salute: l'accusa per lui era quella di aver corrotto Angelo Balducci e Fabio De Santis per l’appalto della Scuola dei marescialli di Firenze, uno dei filoni dell'inchiesta Grandi eventi. Dopo il trasferimento del processo a Roma, Piscicielli ha iniziato a parlare, a togliersi sassolini dalla scarpa, a fare nomi e cognomi di funzionari e dirigenti cui allungava le mazzette, a dire la sua sugli appalti del G8 e sulla cricca. L'imprenditore tentò il suicidio nell'aprile dello scorso anno.
Le risate dopo il terremoto in Abruzzo
Francesco Maria De Vito Piscicelli è un nome noto ai più la telefonata del 6 aprile del 2009 , nella quale, assieme al cognato Gagliardi, rideva del terremoto in Abruzzo, pregustando già la pioggia di quattrini che l'emergenza avrebbe potuto portare nelle sue tasche:
Piscicelli: Si
Gagliardi: Oh, ma alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito… Non è che c'è un terremoto al giorno !
P: No… Lo so (ride)
G: Così per dire… Per carità… Poveracci
P: Vabbuò, ciao
G: O no?
P: Eh certo… Io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto
G: Io pure… Vabbuò… Ciao.
L'elicottero e l'atterraggio sulla spiaggia
Un aneddoto molto curioso che riguarda Piscicelli risale allo scorso 26 dicembre, quando l'imprenditore parcheggiò l’elicottero sulla spiaggia di Ansedonia (invece che nello spazio dedicato della sua villa), prendendo poi la madre sotto braccio e portandola a mangiare al ristorante "Il cartello", rinomato locale dell’Argentario. Piscicelli, raggiunto dai vigili urbani, cercò di discolparsi parlando delle avverse condizioni meteorologiche, circostanza che non lo ha salvato da una denuncia per uso improprio del demanio.