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Francesco Favilli e Filippo Zanin, gli alpinisti morti sulla Marmolada: erano manager di Scarpa

Francesco Favilli (43 anni) e Filippo Zanin (36) sono i due alpinisti morti la notte scorsa mentre stavano scalando la Marmolada: la vita da manager per Scarpa e la passione per la montagna. L’allarme lanciato dalla moglie di uno dei due.
A cura di Ida Artiaco
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Si chiamavano Francesco Favilli (43 anni) e Filippo Zanin (36) i due alpinisti morti la notte scorsa mentre stavano scalando la Marmolada e i cui corpi sono stati recuperati questa mattina dagli uomini del Soccorso Alpini. I due erano entrambi manager di Scarpa spa, la nota azienda di Asolo (Treviso) che fabbrica calzature da montagna. Favilli lavorava infatti come brand manager da quasi 8 anni mentre Zanin era specialista marketing.

Sotto choc i loro colleghi. "Siamo distrutti dal dolore. Filippo e Francesco erano due persone veramente speciali, nonché professionisti particolarmente apprezzati e conosciuti per il profondo amore per la montagna", ha detto il presidente di Scarpa, Sandro Parisotto, aggiungendo: "La notizia della loro scomparsa ci ha lasciati senza parole: si tratta di una perdita che crea un enorme vuoto sotto tutti i punti di vista".

Cordoglio per la loro scomparsa è stato espresso anche dal presidente del Veneto, Luca Zaia, tramite Facebook. "In questo momento di grande dolore – scrive – esprimo la mia vicinanza ai familiari e ai cari dei due alpinisti", ha scritto il governatore.

I due stavano scalando la Via Don Chisciotte sulla Marmolada. In serata è stato lanciato l'allarme dalla moglie di una delle due vittime, a cui aveva mandato un messaggio senza ricevere risposta attorno alle 14:00. Subito si sono messi al lavoro gli uomini del Soccorso Alpino.

"Ritrovate le macchine, una parcheggiata a Malga Ciapela, da dove erano saliti al Rifugio Falier, e una in Fedaia, dove sarebbero arrivati scendendo dal ghiacciaio una volta completata la via, i soccorritori sono saliti fino a Malga Ombretta a sud e lungo il ghiaccio sul versante nord per vedere se i due scalatori fossero in ritardo. Non trovandoli, alle 5.30 questa mattina una squadra è salita al Rifugio Falier per osservare la parete con il binocolo, senza vederli. Da Belluno è quindi decollato Falco 2 che si è diretto subito sui ghiaioni alla base della parete, rinvenendo purtroppo i corpi esanimi. Constatato il decesso, le salme sono state recuperate e trasportate alla cella mortuaria di Rocca Pietore", ha spiegato Zaia.

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