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Uccisa dal compagno, l’omicida: “Mi ha dato del fallito, ho reagito”

Francesca Milano, uccisa in provincia di Bari, sarebbe stata colpevole non solo di possedere un profilo su Facebook ma anche di aver rifiutato e umiliato in pubblico il suo compagno, Nunzio Proscia. Un uomo che, confessando il delitto, ha detto di essere “disperato”.
A cura di S. P.
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Non ci sarebbe stata solo la gelosia alla base dell’ennesimo femminicidio avvenuto in provincia di Bari. La motivazione che avrebbe spinto un uomo a uccidere la sua compagna non sarebbe relativa, insomma, solo a quel profilo Facebook che lei aveva aperto a sua insaputa. Nunzio Proscia, 40enne reo confesso dell’omicidio di Francesca Milano, avrebbe reagito all’ennesima umiliazione. Avrebbe ammazzato la compagna, una 42enne di Gioia del Colle, perché non sarebbe stato in grado di controllarsi dopo le parole della donna. Francesca Milano è stata strangolata fino alla morte perché avrebbe dato del fallito a quell’uomo col quale aveva una relazione da quasi dieci anni.

Nunzio Proscia ha confessato il delitto nel corso di un lungo interrogatorio e, nel confermare al gip le sue parole, ha detto di essere “distrutto e disperato”. Nell'udienza di convalida del fermo nel carcere di Bari, Proscia ha raccontato la relazione con la donna: nelle ultime settimane ha detto che lei aveva cominciato a rifiutarlo e a umiliarlo in pubblico. All'omicida i carabinieri sono arrivati grazie ai sospetti segnalati dai familiari della donna che il 27 dicembre scorso ne avevano denunciato la scomparsa. Avevano detto agli investigatori che Francesca Milano aveva una relazione “burrascosa” con Proscia. Da qui l’interrogatorio e poi la confessione.

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