video suggerito
video suggerito
La scomparsa di Francesca Deidda

Francesca Deidda: trovate tracce della donna scomparsa in Sardegna, chiesto intervento del Ris

Le ricerche del corpo di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa a maggio in Sardegna, avrebbero portato ad esiti importanti. Sarebbero stati rinvenuti indumenti ed effetti personali della donna nel corso dell’ampio rastrellamento di stamattina, 10 luglio, nella zona compresa tra Sinnai e San Vito.
A cura di Biagio Chiariello
187 CONDIVISIONI
Francesca Deidda
Francesca Deidda
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Avrebbero portato a dei risultati le ricerche di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da maggio da San Sperate, piccolo comune nel sud Sardegna, che secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa dal marito Igor Sollai.

Elementi riconducibili alla donna (in particolare indumenti ed effetti personali) sono stati infatti trovati nel corso dell'ampio rastrellamento di stamattina, mercoledì 10 luglio, nella zona compresa tra Sinnai e San Vito, nel punto in cui si è agganciata per l'ultima volta la cella dello smartphone della 42enne.

Sul posto Carabinieri, vigili del fuoco, soccorso alpino, volontari, protezione civile, corpo forestale. Presente anche il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Marco Cocco, i Ris e il comandante della compagnia di Iglesias, che ha condotto le indagini sulla scomparsa. Gli inquirenti hanno battuto soprattutto l’area a ridosso del ponte romano, in territorio di Muravera, per poi coprire ogni anfratto lungo il rio Picocca.

Contattata da Fanpage.it, l'avvocata Laura Pirarba, che insieme al collega Carlo Demurtas difende Sollai, scrive: "Siamo appena usciti dal carcere. Il nostro assistito continua a ribadire la sua innocenza. Anche stamattina stavamo lavorando insieme a lui sugli atti a disposizione e ci prepariamo per l'interrogatorio in modo da spiegare e dimostrare meglio la sua posizione".

Immagine

Francesca Deidda è scomparsa di circa due mesi fa e secondo la Procura sarebbe stata uccisa dal marito, autotrasportatore di 43anni, attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Gli investigatori ritengono che dopo l'omicidio l'uomo avrebbe nascosto il cadavere e per settimane si sarebbe sostituito a lei rispondendo con il suo telefonino ai messaggi dei familiari e degli amici che chiedevano sue notizie.

Per il pm Cocco, il 43enne che voleva dedicarsi alla sua relazione extraconiugale. Sollai dal carcere continua a proclamare la propria innocenza e ripete che la moglie si sarebbe allontanata volontariamente: "voleva prendersi un periodo di riflessione", ha detto agli inquirenti. Tra gli elementi che hanno portato alla misura cautelare nei confronti dell'autotrasportatore ci sono le contraddizioni in alcune sue dichiarazioni, ma anche il pericolo di fuga: l'uomo ha parenti in Olanda e nei giorni prima del fermo avrebbe avuto diversi contatti con loro.

187 CONDIVISIONI
9 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views