Francesca Deidda, il corpo ritrovato in un borsone da calcio vicino a un ponte. Il marito: “Sono innocente”
Sono stati trovati in un borsone da calcio i resti di Francesca Deidda, la 42enne sarda scomparsa dallo scorso maggio da San Sperate, a circa 20 chilometri da Cagliari. Sin dalla mattina di ieri i cani molecolari, arrivati direttamente da Bologna, si sono messi sulle tracce della donna. La svolta è arrivata dopo pranzo: il cadavere è stato rinvenuto ai piedi di un albero, nei pressi del ponte romano, vicino alla vecchia Statale 125 Orientale sarda, in località San Priamo, dove nei giorni scorsi erano stati ritrovati oggetti appartenenti alla vittima, tra cui un bite dentale, un accappatoio e i resti di una felpa..
Oggi verrà conferito al medico legale Roberto Demontis l'incarico per l'autopsia, che potrà dissipare i dubbi sulle cause ma anche sui tempi della morte della donna. Per la Procura di Cagliari Francesca sarebbe stata uccisa e il suo corpo deliberatamente occultato: per questi reati è stato arrestato il marito, Igor Sollai, che si trova attualmente detenuto nel carcere di Uta. Proprio ieri si è svolto un nuovo interrogatorio, durante il quale l'uomo ha continuato a ribadire la sua estraneità ai fatti. Durato alcune ore, è stato interrotto e verrà ripreso lunedì.
Era stato il fratello di Francesca a lanciare l'allarme sulla sua scomparsa, denunciandola ai carabinieri e avanzando i primi dubbi sul marito. A maggio la donna aveva chiesto qualche giorno di ferie dal call center in cui lavorava, poi nelle settimane successive dal suo cellulare sarebbero stati inviati numerosi messaggi che sempre secondo la Procura sarebbero stati scritti da Sollai nel tentativo di rassicurare chi chiedeva notizie della moglie. "Voglio un faccia a faccia con lui, deve guardarmi negli occhi e dire la verità", aveva detto ieri Andrea Deidda, prima che arrivasse la notizia del ritrovamento del corpo della sorella.