Francesca Deidda, arriva la conferma da Ris: i resti umani nel borsone sono della 42enne sarda
È arrivata anche la conferma del Ris di Cagliari: è di Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate, il corpo ritrovato in un borsone da calcio vicino a un ponte recuperato dai carabinieri ai piedi di un albero, nascosto tra rami e terriccio, nelle campagne di San Priamo, nel Sud Sardegna, dove nei giorni scorsi erano stati ritrovati oggetti appartenenti alla vittima, tra cui un bite dentale, un accappatoio e i resti di una felpa.
L’esame del Ris ha dato riscontro immediato sull’identità mentre bisognerà attendere la prossima settimana per l’autopsia, che rivelerà dettagli su quando e come la donna sia stata uccisa. Ma i rilievi non si fermano: una speciale Tac sul borsone dovrebbe essere effettuata a breve per capire come fosse messo il corpo e in quali condizioni si trovasse.
Intanto il marito Igor Sollai dal carcere continuare a negare le proprie responsabilità, ma ora gli inquirenti hanno elementi in più per il prossimo interrogatorio. L'uomo, 43 anni, deve rispondere di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
Il signor Sollai è molto scosso – riferisce l'avvocato Laura Pirarba -. Ho parlato con lui e mi ha manifestato il suo dispiacere per non poter dare l'ultimo saluto alla moglie. Rimane fermo sulla sua posizione e ribadisce di essere assolutamente estraneo alla vicenda".
Ora sono previsti altri esame da parte del Ris di Cagliari sia all’interno della casa di Sollai, sia a bordo delle due auto sequestrate. Il 23 luglio dovrebbe tenersi l’udienza davanti ai giudici del Riesame, richiesta dalla difesa dell'uomo, per rivalutare le misure restrittive disposte nei confronti dell'ex marito della vittima.