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Francesa Deidda, il sangue e l’apparecchio trovati su una roccia sono della donna scomparsa

Sul luogo del ritrovamento dei reperti sono in azione da ieri i cani molecolari. Secondo la Procura di Cagliari, la donna di San Sperate sarebbe stata uccisa dal marito Igor Sollai.
A cura di Biagio Chiariello
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È arrivata la conferma dagli accertamenti irripetibili effettuati dagli specialisti del Ris di Cagliari: le tracce di sangue e l'apparecchio ortodontico ritrovati la scorsa settimana nelle campagne di San Priamo, nel territorio di Sinnai a ridosso della vecchia strada statale orientale sarda, sono di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da maggio da San Sperate, nel sud Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari.

Di lei però ancora nessuna traccia. Secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa dal marito Igor Sollai: l'uomo, 43 anni, aveva parlato di allontanamento volontario ma per lui è scattato l’arresto e l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere da parte della Procura di Cagliari.

Gli esperti dell'Arma dei carabinieri hanno fatto una comparazione dei reperti trovati in campagna a Sinnai con il Dna recuperato da alcuni oggetti trovati in casa.

Ora l’obiettivo è quello di trovare il corpo della giovane scomparsa. Oggi pomeriggio i cani molecolari dovrebbero coprire nuovamente la zona di San Vito, lungo la Vecchia Orientale, a poca distanza dal ponte romano. Anche i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno lavorato in zona, ispezionando pozzetti, fossati e le aree vicine al greto di un fiume.

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Nel frattempo i legali di Sollai attendono l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Cagliari per discutere del ricorso contro il provvedimento di fermo che ha portato il marito della Deidda in carcere. Per domani 18 luglio è fissato invece un nuovo interrogatorio.

E dal fratello della donna, Andrea Deidda – durante la fiaccolata in memoria della sorella – è arrivato un nuovo appello rivolto direttamente all'uomo: "Non voglio dire molto perché si è già detto abbastanza, io voglio che parli qualcun altro. Io spero che finisca tutto il prima possibile. Che parli chi deve parlare". E riferendosi al nuovo interrogatorio del cognato: "Sarà un giorno importante. Voglio che Igor faccia finire questo strazio, voglio sapere cosa è successo quel 10 maggio, solo quello".

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