Frana nel cimitero di Camogli, gabbiani fanno scempio dei cadaveri finiti in mare
Orrore senza fine a Camogli, in provincia di Genova, dopo il crollo, avvenuto lunedì scorso, di una parte del cimitero che ha fatto finire in mare decine di bare: i gabbiani stanno facendo scempio dei cadaveri caduti in acqua. Secondo quanto apprende l'Ansa, oggi su una spiaggia non lontana dal crollo è stata trovata parte di un corpo che era stato lì trasportato da un gabbiano. È intanto partita la corsa contro il tempo per recuperare feretri e cadaveri. Una salma è stata ripescata a Vesima e i pezzi di alcune bare a Quinto. Ma a preoccupare i soccorritori oltre ai gabbiani sono anche le condizioni meteo marine che potrebbero peggiorare nelle prossime ore, allungando i tempi delle operazioni.
I carabinieri, intanto, in collaborazione con i nuclei speciali forestali, hanno sequestrato documenti su eventuali interventi effettuati nella zona e altri atti in relazione all’indagine sul crollo del cimitero che ha fatto precipitare in mare duecento mare. I militari hanno una delega della Procura di Genova che ha aperto un’inchiesta per frana colposa. Inoltre, sul fronte della frana sono in corso i controlli per la stabilità della falesia: nell'area, oltre alla strada che collega Camogli con Recco già regolata per precauzione da un senso unico alternato a monte, ci sono una decina di case che ora rischiano di essere sgomberate, ma solo tre sono abitate quotidianamente, qualora i risultati evidenziassero pericoli. Sarà operativa da domani la rete wireless di sensori, montata da Vigili del fuoco per il monitoraggio, mentre il Comune sta proseguendo le operazioni di smontaggio di alcune parti del cimitero ancora in situazione precaria dopo il crollo.