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Frana in val Formazza, dispersi un uomo e una donna: le ricerche si fermano col buio

Dopo una frana in val Formazza, in Piemonte, si cercano dei possibili escursionisti dispersi: secondo un testimone, tre persone erano dietro di lui prima del crollo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Immagine di repertorio
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AGGIORNAMENTO 22:00
I dispersi sono due – un uomo e una donna di 41 e 31 anni – individuati grazie alla presenza della loro automobile al parcheggio da cui partono i sentieri. Le ricerche dei soccorritori si sono temporaneamente fermate con l'arrivo del buio.

Nel tardo pomeriggio di oggi c'è stata una frana in val Formazza, nella provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola, e si pensa che possa aver coinvolto alcuni escursionisti. Ad allertare i soccorsi, infatti, è stato un altro escursionista, che ha detto alle forze dell'ordine di aver visto tre persone alle sue spalle, sulla montagna, e di essersi girato dopo la frana senza riuscire più a ritrovarle. L'area interessata, stando alle prime informazioni disponibili, sarebbe al di sotto del rifugio Città di Busto, che si trova a 2.480 metri di altitudine, nel comune di Formazza. Attualmente la struttura è chiusa per la stagione invernale.

Sono arrivati rapidamente sul posto i vigili del fuoco, il soccorso alpino e quello della guardia di finanza. Comprese le unità cinofile che potrebbero servire a rintracciare eventuali dispersi. "La zona interessata, a circa 2.400 metri di altitudine, è raggiungibile soltanto a piedi, in circa due ore e mezzo di cammino coprendo un dislivello di circa 500-600 metri rispetto a dove si lascia l'automobile, oppure in elicottero – ha spiegato all'Ansa la sindaca di Formazza, Bruna Papa – La zona è disabitata e il rifugio è già chiuso. Dal paese non si vede assolutamente nulla".

Il soccorso alpino, intanto, ha spiegato che "lo scenario è ancora instabile, nel senso che proseguono dei distacchi". Questo rende molto più difficoltose le ricerche di eventuali dispersi e superstiti: "Le operazioni di soccorso sono molto più complesse". Gli stessi soccorritori confermano di non avere, al momento, "informazioni accurate", come ad esempio "il numero di escursionisti coinvolti".

Ciò che è certo è che si continuerà a cercare, sulla base della segnalazione dell'escursionista che ha visto almeno altre tre persone dietro di sé. Con il buio si farà tutto più complicato, e non è detto che a un certo punto i soccorritori – tra le difficoltà visive e i rischi di ulteriori crolli – non debbano interrompere le ricerche almeno fino a domattina.

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