video suggerito
video suggerito

Forti scosse e pioggia in Emilia, nove indagati per il crollo dei capannoni

A cinque giorni dal forte terremoto che ha fatto 7 vittime in Emilia Romagna, la procura di Ferrara ha iscritto nove persone nel registro degli indagati. Mentre non si fermano le scosse, sale a 7000 il numero degli sfollati.
A cura di Susanna Picone
82 CONDIVISIONI
A cinque giorni dal forte terremoto che ha ucciso 7 persone in Emilia Romagna, la procura di Ferrara ha iscritto nove persone nel registro degli indagati. Mentre non si fermano le scosse, sale a 7000 il numero degli sfollati.

In Emilia Romagna, mentre qualcosa inizia a muoversi sul fronte delle indagini dei crolli, la vita dopo il terremoto di sabato notte va avanti tra mille difficoltà, dovute soprattutto allo sciame sismico che non accenna a fermarsi e al maltempo che rallenta il lavoro di verifica dell’agibilità degli edifici e peggiora le condizioni degli sfollati. Le scosse, di diversa entità, continuano ad essere frequenti e tante vengono avvertite distintamente dalla popolazione. Ciò alimenta la paura e non permette agli sfollati di ritornare nelle proprie case. Nell’ultima notte, questa mattina e per tutta la giornata di oggi sono state varie le scosse registrate dall’istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, l’ultima forte di magnitudo 4.0 è avvenuta alle 15.14 nella provincia di Modena, epicentro intorno a Mirandola, Medolla e Cavezzo. In corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.

7000 gli sfollati – Il numero di persone impossibilitate nel ritornare nelle proprie abitazioni, crollate o ancora non controllate, sale inesorabilmente. L’ultima stima ne contava circa 5000, oggi l’Agenzia regionale di protezione civile dell’Emilia Romagna ne dichiara addirittura 7000. A fronte delle nuove richieste di assistenza è stato necessario ricorrere a 4 nuovi moduli da 250 posti ciascuno che arriveranno entro la giornata di oggi. Gli sfollati si dividono tra i campi allestiti dalla Protezione civile, le strutture al coperto adibite a centri di accoglienza e alcuni alberghi della zona.

Intanto qualcosa si muove sulle indagini per il crollo dei capannoni – La forte scossa di sabato notte, come è noto, ha ucciso sette persone, quattro delle quali erano degli operai che stavano svolgendo il turno di notte in fabbrica. Oggi, per il crollo di quei capannoni la procura di Ferrara ha iscritto nove persone nel registro degli indagati. Secondo quanto si apprende, per ora gli indagati sono progettisti e tecnici della Ursa di Bondeno (laddove è morto un operaio), il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Un numero di indagati che potrebbe comunque aumentare nelle prossime ore, si attendono infatti maggiori riscontri anche dalle altre fabbriche dove sono morte le altre tre persone.

82 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views