Terremoto, scuole chiuse e treni fermi nelle Marche: la situazione a Pesaro e Ancona
Erano le 7 e 7 di questa mattina quando le Marche, già flagellate dalla sequenza sismica del 2016, hanno tremato di nuovo. Una forte scossa di terremoto è stata infatti registrata al largo della costa di Senigallia: la magnitudo, di 5.7, è stata notevole, tanto che il sisma è stato distintamente avvertito dalla popolazione nel raggio di centinaia di chilometri.
Molte persone nei comuni delle Marche settentrionali e della Romagna sono scese in strada, ma altre hanno sentito la terra tremare anche in regioni ben più distanti. Segnalazioni sono pervenute infatti da Lazio, Veneto e persino Trentino Alto Adige.
Crolli nella stazione di Ancona e nel palazzo della Regione Marche
Non si segnalano, al momento, crolli rilevanti negli edifici della zona del sisma. Fanpage.it ha sentito Guerino Spina, Comandante della Compagnia di Pesaro, e il tenente colonnello Nicola Di Gesare: entrambi hanno confermato che non ci sono segnalazioni di danni importanti, sebbene vi siano stati dei lievi crolli all'interno della stazione di Ancona, nel palazzo della Regione Marche e in altri edifici sia pubblici che privati.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha dichiarato: "Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale. C'è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze".
I tecnici di Protezione Civile e Vigili del Fuoco sono al lavoro per verificare lo stato della situazione. Il Ministero della Cultura sta intanto programmando i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma per verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile.
Treni fermi tra Rimini e Varano e Falconara Marittima e Jesi
In attesa di saperne di più Trenitalia ha comunicato sul suo sito che i passeggeri in viaggio lungo la tratta adriatica potrebbero incorrere in ritardi e disagi: "Il traffico permane sospeso tra Rimini e Varano e Falconara Marittima e Jesi, ancora in corso l'intervento dei tecnici. La riattivazione è prevista dal gestore della rete ferroviaria nazionale per le ore 12:00. I treni Alta Velocità, InterCity e Regionali possono subire cancellazioni, limitazioni di percorso e registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 240 minuti. Il treno FR 8806 Pescara (6:00) – Milano Centrale (10:54) è fermo dalle ore 7:10 a Camerano. Il treno FB 8851 Ravenna (6:15) – Roma Termini (10:57) è fermo dalle ore 7:23 a Fano. Il treno InterCity 603 Bologna Centrale (8:00) – Lecce (16:51) oggi è cancellato. I passeggeri possono utilizzare i primi treni utili a cura del personale di Assistenza clienti di Trenitalia. Il treno InterCity 610 Lecce (8:20) – Bologna Centrale (17:00) oggi è cancellato".
Chiuse tutte le scuole delle province di Ancona e Pesaro
In corso verifiche anche sull'agibilità degli edifici scolastici. Il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha comunicato: "Si è verificata una forte scossa di terremoto alle 7,07 al largo della costa tra Pesaro e Fano, seguita da un'altra di minore intensità. Stiamo verificando le conseguenze sui territori, vi terremo aggiornati. Mi sono sentito con il capodipartimento della Protezione Civile Curcio e in via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici si invitano i Comuni delle Province di Ancona e di Pesaro e Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Nelle altre province si valuti caso per caso". Chiusa anche l'Università di Ancona e le scuole di San Benedetto del Tronto e Grottammare.
Tutti gli ospedali restano aperti
L'unità di crisi dell'azienda ospedaliero universitaria delle Marche ad Ancona si è riunita per monitorare la situazione e prendere eventuali misure. Per ora non si rilevano danni alle strutture dell'ospedale regionale ma solo qualche pezzo di vernice e intonaco caduti durante e qualche suppellettile caduto. Nessuna evacuazione di pazienti è stata necessaria, né vi sono danni strutturali all'ospedale.