Formaggio Castelmagno ritirato dal commercio: si allarga l’allerta per rischio Escherichia coli
Si allarga l'allerta alimentare per il formaggio Castelmagno DOP a causa della possibile presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC). Dopo i primi ritiri di metà febbraio, il Ministero della salute infatti ha lanciato tre nuove avvisi di richiamo di prodotti alimentari riguardanti il noto formaggio a denominazione di origine protetta, sempre a causa di un possibile rischio microbiologico. L'ultimo avviso in ordine di tempo, datato primo marzo, riguarda due lotti di Castelmagno DOP "Prodotto della Montagna" venduti a marchio Tino Paiolo-La Bruna.
I lotti del formaggio interessati dal ritiro dal commercio sono quelli con numeri 23147011 e 23154011 e date di scadenza 15/03/2024 e 18/03/2024. Il formaggio Castelmagno DOP interessato dall'avviso di richiamo è venduto in forme intere da 2 chilogrammi prodotte dall'azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C. nello stabilimento di Monterosso Grana, in provincia di Cuneo. Come sempre si consiglia di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita.
Per lo stesso motivo di una possibile presenza di Escherichia coli, a febbraio era stato segnalato il richiamo di un altro lotto di Castelmagno DOP a marchio Tino Paiolo. Con questo era stato richiamato anche un lotto di Castelmagno Dop a marchio Beppino Occelli dell’Azienda Beppino Occelli Formaggeria Srl e un lotto venduto a marchio Terre D’Italia di Carrefour in fette dal peso variabile.
Nei giorni scorsi l'allerta si era già estesa e il Ministero della Salute aveva pubblicato il richiamo ad opera del produttore di altri due lotti di formaggio Castelmagno DOP sempre con i marchi Beppino Occelli e Terre d’Italia di Carrefour, prodotto in entrambi i casi dall’azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C. con i numeri di lotto identici ai nuovi richiami e le date di scadenza dal 02/03/2024 all”11/05/2024 (12/05/2024, solo per il formaggio a marchio Beppino Occelli). Anche in questo caso il motivo del richiamo è stata la possibile presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC).