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Foligno, maestro punisce bimbo di colore e dice ai compagni: “E’ nero, guardate quant’è brutto”

Un insegnante di una scuole elementare di Foligno avrebbe imposto a un bambino di colore di dare le spalle alla cattedra. Poi avrebbe detto ai suoi compagni: “Ma che brutto che è questo bambino nero! Bambini, non trovate anche voi che sia proprio brutto?”. Il maestro si è poi giustificato: “Era un esperimento sociale”.
A cura di Davide Falcioni
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“Ma che brutto che è questo bambino nero! Bambini, non trovate anche voi che sia proprio brutto? Girati, così non ti devo guardare”. Sarebbero state queste le parole pronunciate da un insegnante di una scuola elementare di Foligno che, per punizione, avrebbe costretto un bambino di colore a voltarsi verso la finestra. Al richiamo, tuttavia, avrebbe aggiunto considerazioni razziste che sono state riferite dai compagni di classe ai genitori che, indignati, si sono recati da un avvocato per sporgere denuncia. Come se non bastasse il maestro avrebbe avuto lo stesso comportamento con la sorellina maggiore del bimbo punito, che frequenta un'altra classe della stessa scuola.

L'episodio si è verificato nella scuola elementare di Monte Corvino, quartiere di Foligno, alcuni giorni fa. Stando a quanto riporta Repubblica il maestro, arrabbiato con l'alunno di colore, si sarebbe avvicinato alla finestra, avrebbe fatto dei disegni sul vetro per poi imporre al bimbo di guardarli dando le spalle alla cattedra. La vicenda è stata confermata dalla dirigente scolastica dell'istituto: "Ho informato il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, ritengo molto grave quello che è emerso e preferisco non fare ulteriori dichiarazioni perché non voglio inficiare un’indagine interna che deve essere rigorosa ed efficace”. La dirigente dell'ufficio scolastico regionale Antonella Iunti ha confermato di aver avviato approfondimenti sulla vicenda.

La giustificazione del maestro: "Ho fatto un esperimento sociale"

Per il momento l'insegnante si è giustificato parlando si un esperimento sociale simile ad altri che aveva visto su internet: il suo scopo – ha replicato a una prima e informale contestazione – era quello di mostrare ai suoi alunni l’ingiustizia di un comportamento visibilmente razzista. Solo nei prossimi giorni, e a termine di indagini più approfondite, sarà possibile stabilire se la motivazione del docente sia credibile e, in ogni caso, didatticamente opportuna. Per il momento il maestro sta continuando a svolgere normalmente il suo lavoro.

Ministro Bussetti: "Fatto gravissimo, da condannare"

Sul caso è intervenuto anche il Ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, condannando apertamente il gesto dell'insegnante, giudicando "gravissimo"e assicurando che saranno presi provvedimenti. "Sul caso di Foligno ho immediatamente attivato l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria per effettuare le opportune verifiche. Saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Da condannare" ha scritto infatti su twitter il ministro dell'Istruzione.

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