Foggia. Pietre contro i braccianti. Due migranti feriti: “Ora abbiamo paura di andare al lavoro”
Stavano andando al lavoro nei campi quando si sono visti piovere addosso pietre. È accaduto alla periferia di Foggia, in via Manfredonia, nei pressi di una ex fabbrica abbandonata utilizzata come dormitorio. Due persone sono state colpite alla testa. A denunciare l’aggressione ("l'ennesima") è Daniele Iacovelli, segretario generale della Flai Cgil: "Dalla ‘fabbrica’ si recano al lavoro in bicicletta, una piccolissima comunità di poche decine di persone che lavora nei campi della Capitanata, senza caporali, per scelta. Contattano direttamente i datori di lavoro, e si recano sul posto di lavoro, dove fanno il proprio dovere", spiegai il sindacalista. Questa mattina, fa sapere Iacovelli, "sono stati vittima di una sassaiola ad opera di sconosciuti, non è la prima volta, solo che questa volta alcuni di loro sono stati gravemente feriti, dopo l’intervento del 118 e le cure del caso, hanno opportunamente presentato denuncia alle autorità competenti".
Parla uno degli aggrediti: "Ora ho paura di andare al lavoro"
“Non mi sento ancora molto bene” ha raccontato una delle due vittime, un ragazzo originario della Guinea Bissau. “Ma ho paura di andare al lavoro oggi. Ho paura di trovare ancora quei ragazzi”. Sul posto sono giunti anche i carabinieri che sull’accaduto hanno aperto una inchiesta. “Ci chiediamo cosa dovrà succedere ancora, per comprendere la gravità del clima, e di quanto sta accadendo quotidianamente nelle nostre città, Foggia inclusa”, aggiunge Iacovelli, che collega l’episodio al “clima di odio fomentato anche da azioni di forze politiche che fanno della discriminazione razziale verso gli immigrati che vivono e lavorano in questa Provincia, l’unico impegno politico concreto, dimenticandosi delle difficoltà che i cittadini vivono ogni giorno, addossando qualsiasi responsabilità alla presenza di persone extracomunitarie”.